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PD: Moretton, Tondo chiarisca sul carcere di Pordenone

10.08.2012
15:21
(ACON) Trieste, 10 ago - COM/RC - Realizzazione del carcere di Pordenone, nelle riflessioni del capogruppo del PD in Consiglio regionale, Gianfranco Moretton.

L'intraprendenza del presidente Renzo Tondo e del suo assessore alle Finanze, Sandra Savino - afferma Moretton - aveva prodotto la firma di un importante protocollo d'intesa tra ministero della Giustizia, Regione, Provincia e Comune di Pordenone: stabilire cosa fare per ristrutturare il carcere e come darvi copertura finanziaria. Costo complessivo: 40 milioni di euro, di cui 20 statali, 15 della Regione che si impegnava a stanziarli con l'assestamento di bilancio 2011, 3 della Provincia e 2 del Comune. Ma nulla è stato fatto. Successivamente - ricorda ancora il democratico - prende piede una nuova proposta: realizzare il carcere a San Vito, nell'ex caserma San Marco di proprietà del Comune, grazie alla disponibilità di una impresa attraverso il sistema del progetto di finanza (project financing), quindi con soldi privati anzichè pubblici. Tondo dà la propria benedizione condividendo l'iniziativa, ma si dimentica del precedente protocollo d'intesa che aveva firmato, con il risultato che il suo comportamento fa bloccare sia la prima sia la seconda proposta. E probabilmente lo Stato approfitterà per spostare quei denari ad altra destinazione. Prima che sia troppo tardi - ammonisce Moretton - Tondo dica con chiarezza se preferisce San Vito a Pordenone, o se intende onorare l'impegno finanziario da 15 milioni di euro come da protocollo d'intesa da lui stesso firmato.