PD: Moretton, Tondo chiarisca sul carcere di Pordenone
(ACON) Trieste, 10 ago - COM/RC - Realizzazione del carcere di
Pordenone, nelle riflessioni del capogruppo del PD in Consiglio
regionale, Gianfranco Moretton.
L'intraprendenza del presidente Renzo Tondo e del suo assessore
alle Finanze, Sandra Savino - afferma Moretton - aveva prodotto
la firma di un importante protocollo d'intesa tra ministero della
Giustizia, Regione, Provincia e Comune di Pordenone: stabilire
cosa fare per ristrutturare il carcere e come darvi copertura
finanziaria. Costo complessivo: 40 milioni di euro, di cui 20
statali, 15 della Regione che si impegnava a stanziarli con
l'assestamento di bilancio 2011, 3 della Provincia e 2 del
Comune. Ma nulla è stato fatto.
Successivamente - ricorda ancora il democratico - prende piede
una nuova proposta: realizzare il carcere a San Vito, nell'ex
caserma San Marco di proprietà del Comune, grazie alla
disponibilità di una impresa attraverso il sistema del progetto
di finanza (project financing), quindi con soldi privati anzichè
pubblici. Tondo dà la propria benedizione condividendo
l'iniziativa, ma si dimentica del precedente protocollo d'intesa
che aveva firmato, con il risultato che il suo comportamento fa
bloccare sia la prima sia la seconda proposta. E probabilmente lo
Stato approfitterà per spostare quei denari ad altra destinazione.
Prima che sia troppo tardi - ammonisce Moretton - Tondo dica con
chiarezza se preferisce San Vito a Pordenone, o se intende
onorare l'impegno finanziario da 15 milioni di euro come da
protocollo d'intesa da lui stesso firmato.