LN: Razzini, una grande Provincia di Gorizia e Trieste
(ACON) Trieste, 12 ago - COM/AB - "Nell'ambito del riassetto
ordinamentale delle Province, la soluzione proposta dal
presidente Tondo e dalla Lega Nord dell'abolizione di tutte è
sicuramente molto valida. Se non sarà percorribile l'abolizione
di tutte e quattro ecco allora che dovremo pensare a soluzioni
logiche e praticabili".
A sostenerlo è il consigliere regionale della Lega Nord Federico
Razzini, presidente della II Commissione consiliare, che aggiunge.
"In tal caso, scartando ipotesi obsolete di un grande Friuli dai
confini difficilmente definibili, e altrettanto velleitarie
ipotesi di città metropolitane triestine, dove di metropoli non
abbiamo nemmeno la parvenza né per territorio né per abitanti,
resta la via più praticabile, quella che definirei degli
accorpamenti omogenei, con rispetto delle identità.
"Un esempio che faccio da alcuni anni, e che ora potrebbe
divenire attuabile, è di una grande Provincia di Gorizia e
Trieste, da realizzarsi alla scadenza naturale degli attuali
mandati. Le due Province, carsiche, sul mare, limitrofe, le più
piccole d'Italia, entrambe a prevalenza venetofona, ma con
un'importante presenza di minoranze, friulana e slovena, si
uniscono mantenendo, sia ben chiaro, nome e identità culturali,
ma creano un ente unico più vasto e soprattutto di 400.000
abitanti.
"Risultato, nel medio periodo: tagli al costo della politica e
della burocrazia e creazione di una Provincia che sta in piedi
per numero di abitanti, per territorio e Comuni, con un maggior
peso nel consesso regionale.
"Il capoluogo? Se ne parli senza isterismi fuori luogo, ma
potrebbe essere nella baricentrica Monfalcone o a Gradisca.
Finora, la difesa dello status quo ha impedito di ragionarci su,
ma la crisi del sistema Italia e l'opinione pubblica che vigila
sui comportamenti degli amministratori potrebbe riuscire a
imporre soluzioni utili e positive che la politichetta da cortile
e l'esasperato campanilismo cui non sfugge l'estremo Nord Est,
finora aveva evitato persino di considerare".