News


LN: Razzini, Ferriera di Servola (TS) e Ilva di Taranto

14.08.2012
13:15
(ACON) Trieste, 14 ago - COM/RC - Se una fabbrica, che risulta micidiale per la salute di migliaia di persone, deve essere chiusa o risanata, non capisco perché ci si scagli contro la decisione dei magistrati. Anzi, lo stesso dovrebbe avvenire anche per Trieste, se le cose alla Ferriera non cambiassero.

Il commento è di Federico Razzini, consigliere regionale della Lega Nord che, partendo dalla vicenda Ilva di Taranto, con la chiusura dello stabilimento imposta dalla magistratura, afferma che lo stesso dovrebbe accadere per l'impianto siderurgico di Servola. Occorre salvaguardare l'occupazione di centinaia di lavoratori - fa sapere Razzini - ma non si può mettere a rischio la salute e la qualità della vita di decine di migliaia di altri cittadini anch'essi lavoratori, bambini, pensionati.

Il consigliere, che è presidente della II Commissione consiliare, competente in materia di attività economiche, ha intenzione di convocare un tavolo regionale sulla Ferriera al più presto e ribadisce: "Possibile mai che a noi, che abbiamo i conti sani, lo Stato spesso non riconosce nemmeno il dovuto, mentre per Taranto si trovano con la bacchetta magica centinaia di milioni di euro per bonificare? È evidente che se non vuol chiudere anche la Ferriera, questa deve quantomeno essere dotata di tutte le tecnologie per non inquinare. Non vedo alternative: o si obbliga la proprietà a fare gli interventi antinquinamento, e in tempi rapidi, o si chiede al Governo di metter mano ai soldi pubblici come per Taranto. Mi risulta che l'Ilva sia di privati come la Ferriera, e non credo che i triestini debbano avere meno diritti dei tarantini".