PD: Brussa, la Protezione civile per recuperare i monumenti
(ACON) Trieste, 16 ago - COM/RC - Il torrione della campana, la
fortificazione più massiccia e imponente delle mura della città
di Gradisca d'Isonzo, nota come Torre Granda, la cui costruzione
risale agli anni 1477-1499, è preda della vegetazione e del
degrado. Sarebbe necessario intervenire con urgenza per
recuperare la preziosa testimonianza storica e architettonica e,
come già fatto con l'operazione Palmanova 2011 nel corso della
quale 4.000 volontari, tra cui anche militari del genio, hanno
ripulito le mura della città stellata, potrebbe essere coinvolta
la Protezione civile regionale.
Lo propone il consigliere regionale del Partito Democratico
Franca Brussa, che già in occasione della pulizia delle mura
palmarine, visto l'ottimo esito dell'operazione, aveva
sollecitato i sindaci di Gorizia e Gradisca a chiedere un simile
intervento per valorizzare e recuperare le proprie opere
soprattutto in un momento in cui le risorse comunali sono
limitate e obbligano gli enti locali a trascurare i beni
culturali di cui sono ricchi, anche di grande valore artistico,
per poter intervenire in settori di maggior urgenza quali quelli
sociali.
Ma ci sono realtà che dal punto di vista turistico devono essere
valorizzate. È chiaro - dice Brussa - che il degrado del torrione
gradiscano preoccupa sia dal punto di vista della sicurezza della
struttura, sia per il danno all'immagine. Perché, allora, non
pensare di ripetere l'iniziativa di Palmanova anche per altri
monumenti e beni architettonici regionali, tra cui Gradisca, che
in qualche modo è una realtà storica simile alla città stellata.
Riuscire a recuperare il patrimonio
storico-culturale-architettonico del Friuli Venezia Giulia
andrebbe a vantaggio non solo dei cittadini dei comuni
interessati, ma dell'intera regione e potrebbe essere volano per
lo sviluppo turistico.
L'invito al sindaco di Gradisca da parte di Brussa è perciò di
chiedere l'intervento della Protezione civile, deputata a
intervenire nei momenti di emergenza, ma se fortunatamente questi
non ci sono, perché non utilizzare i suoi volontari anche in
questo campo e mantenere così attivi i mezzi di cui dispone.