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PD: Brussa, la Protezione civile per recuperare i monumenti

16.08.2012
11:42
(ACON) Trieste, 16 ago - COM/RC - Il torrione della campana, la fortificazione più massiccia e imponente delle mura della città di Gradisca d'Isonzo, nota come Torre Granda, la cui costruzione risale agli anni 1477-1499, è preda della vegetazione e del degrado. Sarebbe necessario intervenire con urgenza per recuperare la preziosa testimonianza storica e architettonica e, come già fatto con l'operazione Palmanova 2011 nel corso della quale 4.000 volontari, tra cui anche militari del genio, hanno ripulito le mura della città stellata, potrebbe essere coinvolta la Protezione civile regionale.

Lo propone il consigliere regionale del Partito Democratico Franca Brussa, che già in occasione della pulizia delle mura palmarine, visto l'ottimo esito dell'operazione, aveva sollecitato i sindaci di Gorizia e Gradisca a chiedere un simile intervento per valorizzare e recuperare le proprie opere soprattutto in un momento in cui le risorse comunali sono limitate e obbligano gli enti locali a trascurare i beni culturali di cui sono ricchi, anche di grande valore artistico, per poter intervenire in settori di maggior urgenza quali quelli sociali.

Ma ci sono realtà che dal punto di vista turistico devono essere valorizzate. È chiaro - dice Brussa - che il degrado del torrione gradiscano preoccupa sia dal punto di vista della sicurezza della struttura, sia per il danno all'immagine. Perché, allora, non pensare di ripetere l'iniziativa di Palmanova anche per altri monumenti e beni architettonici regionali, tra cui Gradisca, che in qualche modo è una realtà storica simile alla città stellata.

Riuscire a recuperare il patrimonio storico-culturale-architettonico del Friuli Venezia Giulia andrebbe a vantaggio non solo dei cittadini dei comuni interessati, ma dell'intera regione e potrebbe essere volano per lo sviluppo turistico.

L'invito al sindaco di Gradisca da parte di Brussa è perciò di chiedere l'intervento della Protezione civile, deputata a intervenire nei momenti di emergenza, ma se fortunatamente questi non ci sono, perché non utilizzare i suoi volontari anche in questo campo e mantenere così attivi i mezzi di cui dispone.