PD: Brussa: centenario I Guerra Mondiale, recuperare Redipuglia
(ACON) Trieste, 17 ago - COM/AB - "Che t'importa il mio nome?
Grida al vento fante d'Italia e morirò contento".
"Vento del Carso tu che sai il mio nome, bacia mia madre sulla
bianche chiome".
"Se fur vane le pinze, valsero i denti".
Sono solo alcune delle iscrizioni che stanno scomparendo e che
una volta si leggevano su lapidi e cippi raccolti sul colle
Sant'Elia, dinanzi al sacrario militare di Redipuglia. Scritte
che ricordano il sacrificio nel corso della Prima Guerra Mondiale
di milioni di uomini e ragazzi che combatterono per la propria
patria e per la libertà, scritte che però, a causa del tempo,
delle intemperie e del degrado stanno scomparendo, portandosi via
anche il ricordo di chi sacrificò sé stesso per alti ideali.
La denuncia giunge dal consigliere regionale del PD Franco
Brussa, che evidenzia come la ricorrenza del prossimo centenario
della Prima Guerra Mondiale dev'essere l'occasione per ridare
dignità e sistemazione anche a monumenti minori per imponenza,
rispetto al sacrario militare, ma ugualmente importanti per
significato.
"Celebrare il centenario non significa solo recuperare il
patriottismo ed evidenziare il valore della pace e della vita
umana, ma recuperare e valorizzare i sacrari e i monumenti che
celebrano e ricordano i nostri caduti", afferma ancora Brussa,
che cita Redipuglia, il più grande sacrario militare italiano e
uno dei più grandi al mondo, ma invita a prestare attenzione e
cure anche ai piccoli monumenti e alle testimonianza quali
iscrizioni ormai illeggibili, cippi e lapidi che stanno
scomparendo.
Un degrado che si nota anche nei piccoli dettagli, come le ormai
rovinate piastre in rame che ricordano le battaglie, che si
trovano ai piedi della scalinata del Sacrario, ma anche nello
stato del Colle Sant'Elia, della "Casa Terza Armata" e delle le
aree di pertinenza della zona cimiteriale, con le case che
ospitarono il direttore del Sacrario o i custodi, ormai sfitte e
abbandonate da anni.
"Bisogna ridare al sacrario la dignità che gli spetta, ma anche
ripristinare le iscrizioni e le incisioni che esprimono il valore
di quel tempo, la forza di quei giovani che stavano combattendo
per queste terre e per la loro patria. È necessario - conclude
l'esponente PD - intervenire in fretta e valorizzare un complesso
monumentale che continua a essere visitato da migliaia di persone
in tutto il corso dell'anno. La celebrazione del centenario non
deve passare solo attraverso le cerimonia ufficiali, ma anche con
la conservazione della testimonianze".