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UAR: Rosolen, ancora fallimenti per Giunta Tondo verso Trieste

17.08.2012
14:19
(ACON) Trieste, 17 ago - COM/RC - Dopo mesi trascorsi, tanto per cambiare, a lanciare annunci sul futuro dell'ospedale triestino di Cattinara, arriva l'ufficializzazione dell'ennesimo fallimento firmato dal presidente Renzo Tondo e dall'assessore triestina Sandra Savino.

La nota, forte di connotati polemici, è firmata Alessia Rosolen, la consigliera esponente di Un'Altra Regione.

Era ancora il 2010 - fa presente la Rosolen - quando l'assessore Savino annunciava la consegna di un Piano che prevedeva investimenti per la ristrutturazione di Cattinara. Ed è di novembre 2011 l'accoglienza trionfale riservata a una generalità di Giunta che prevedeva lo stanziamento di risorse regionali per il rifacimento del nosocomio triestino. A oggi ancora nulla, se non il rinvio alla prossima legislatura di un Piano che, come altri, non è andato in porto.

Ma secondo la Rosolen non è soltanto, come si vorrebbe far credere, una questione finanziaria legata alla carenza di fondi statali con cui questa crisi costringe a fare i conti: "La crisi è un alibi che questa Giunta regionale continua a usare in modo irresponsabile per provare a giustificare quanto non è in grado di fare. Come poter spiegare, altrimenti, che non più tardi di due settimane fa, a Trieste, è stato firmato un accordo propedeutico alla realizzazione dell'ospedale di Pordenone per il quale, non va dimenticato, nell'accordo di programma regionale erano previsti 180 milioni di euro".

Da qui - prosegue la rappresentante di UAR - deriverebbero due ipotesi: o quello su Pordenone è un accordo assolutamente inattendibile e quindi una presa in giro per i pordenonesi, oppure è stata compiuta una scelta ben precisa di investire su una parte del territorio regionale, e allora si dovrebbe avere il coraggio di riconoscerlo e dire ancora una volta che questa Giunta non è in grado di tutelare gli interessi di Trieste.

D'altro canto, non ci si potrebbe aspettare nulla di diverso da una compagine di governo che al proprio interno non vede nessun assessore a rappresentare realmente la città di Trieste, ma solo nominati che, come è evidente, rispondono a logiche estranee agli interessi di Trieste.