Idv: Agnola, rave party mortali, inaccettabili illegalità
(ACON) Trieste, 20 ago - COM/MPB - "La morte del giovane Marco
Guarini durante un rave party organizzato sul greto del
Tagliamento in località Rivis di Sedegliano è una tragedia
inaccettabile per gli esiti e, soprattutto, per le modalità in
cui si è consumata. È incredibile che si possano realizzare
eventi di questa entità senza alcun controllo quando il mondo del
volontariato per organizzare manifestazioni senza alcun fattore
di rischio è perseguitato da adempimenti di ogni tipo per la
sicurezza dei luoghi e delle infrastrutture e per la
somministrazione di generi alimentari. Così tanti adempimenti che
spesso i volontari sono costretti a gettare la spugna".
Ad affermarlo è il consigliere regionale dell'Italia dei valori
Enio Agnola, che sottolinea: "Non possiamo tollerare che vengano
definiti privati eventi dove si radunano centinaia di persone e
si vendono cibo e bevande, senza contare il pressoché certo
consumo di superalcolici e droghe".
"Si tratta - aggiunge l'esponente Idv - di situazioni prevedibili
in quanto esiste certamente una rete mediatica sul web che mette
in collegamento i partecipanti a queste iniziative".
"Un paese civile non dovrebbe mai ospitare eventi così rischiosi,
gestiti da persone prive di scrupoli e che mettono in pericolo la
vita dei giovani più fragili, spesso addirittura minorenni" -
sostiene Agnola che si chiede come sia possibile che aree
demaniali oggetto di vincoli tra i più disparati per i comuni
cittadini (dove, annota, "non si può tagliare neanche un
arbusto") diventino teatro di illegalità di ogni genere.
Il consigliere regionale Agnola ha così deciso di presentare una
interrogazione urgente per comprendere da una parte come sia
possibile che nella nostra regione si continuino a organizzare
eventi di simile portata su aree demaniali e dall'altra per
capire che cosa si stia facendo in concreto per estirpare alla
radice un fenomeno che mette in pericolo la vita delle persone.
"Si tratta di un esempio di illegalità tra i più pericolosi e
allarmanti per la nostra società - conclude Agnola - che va
combattuto con tutte le forze".