PD: Brussa, la Rai assicuri il servizio pubblico nel goriziano
(ACON) Trieste, 23 ago - COM/MPB - Il consigliere regionale del
PD Franco Brussa definisce questo mese "agosto di passione per
gli abitanti della zona del goriziano e non solo per il caldo
infernale, ma anche perché, chi aveva deciso di restare a casa e
di guardarsi un film al fresco della penombra, ha dovuto fare i
conti con un segnale Rai scarso e spesso del tutto assente".
"Pare - spiega Brussa - che i problemi fossero localizzati sul
ripetitore del Monte San Michele e alcune squadre di tecnici si
sarebbero già messi al lavoro per risolvere la cosa. Resta il
fatto che il disservizio sta riguardando un servizio pubblico per
cui viene pagato un canone e quindi - incalza il consigliere -
dovrebbero essere garantite non solo le trasmissioni, ma anche la
potenza e la qualità del segnale".
Brussa si appella quindi alla dirigenza Rai locale perché il
problema venga risolto e venga informata la popolazione, "con
comunicati ufficiali o qualsiasi altro mezzo, su quella che è
stata la causa del disagio, e le soluzioni adottate o le azioni
da intraprendere".
"Sembra incredibile, ma - osserva l'esponente del PD - nel
momento in cui siamo passati al digitale i cittadini hanno dovuto
affrontare delle spese per acquistare i decoder o nuovi
televisori con decoder incorporato, e le tre reti Rai spesso non
si vedono e i residenti della regione sono costretti a ricorrere
a tecnici che, non sempre onestamente, risolvono il problema con
ulteriori oneri. Crediamo - dice Brussa - che il servizio
pubblico debba qualificarsi per il nome che ha, restando
disponibile, garantendo le trasmissioni e verificando la qualità
e la potenza del segnale. E' una contraddizione il fatto che i
canali privati per cui non si paga alcun canone siano sempre ben
visibili e che invece i canali pubblici abbiano momenti di buio.
"Mi appello - conclude il consigliere - alla dirigenza Rai locale
perché informi gli utenti su cosa è accaduto, se si sia trattato
di un episodio temporaneo e su ciò che si è fatto per risolvere
la situazione. Ciò anche per tutelare le fasce più deboli della
popolazione, in particolare gli anziani, utenti affezionati del
mezzo televisivo, affinché non siano raggirati da chi propone
soluzioni costose e, magari, inutili".