News


PD: Lupieri, sanità significa salute ma anche lavoro e ricerca

30.08.2012
08:50
(ACON) Trieste, 30 ago - COM/MPB - "La mancanza di una cabina di regia costituita dai direttori generali di tutti gli enti del servizio sanitario regionale e la centralizzazione decisionale costruita nella direzione centrale dell'Assessorato alla salute hanno di fatto paralizzato il governo della sanità regionale.Se a questo si aggiunge il cambio di tre assessori alla sanità, possiamo comprendere come sono ormai quasi 5 anni che nessuno governa la salute dei cittadini, se non per un lavoro puramente contabile di messa in sicurezza del bilancio".

A evidenziarlo è il consigliere regionale del PD Sergio Lupieri, vicepresidente della III Commissione consiliare competente per i temi della sanità.

"Il 90% del Piano socio sanitario è rimasto inapplicato - spiega Lupieri -; a luglio è stato licenziato dalla Giunta regionale un ddl di riforma della sanità costituito da 8 articoli in 4 pagine, che appare più come un Bignami di linee di indirizzo che una riforma vera e propria. Una cosiddetta riforma, inoltre, che rimanda tutto per la sua realizzazione al 2014, quasi che i problemi di oggi, trascurati per 5 anni senza nessuna manutenzione, siano ulteriormente rinviabili.

"Il presidente annuncia poi che saranno da collegare alla 'riforma' il Piano Oncologico, il Piano materno-infantile, il Piano della riabilitazione e altri progetti obiettivo, che comunque non ha realizzato in 5 anni della sua amministrazione, e che così rimanda ulteriormente continuando a praticare la politica degli annunci delle cose da fare. Si decide quindi di fare il 'non fare', e si richiede la partecipazione dell'opposizione per contribuire a realizzare la riforma che dichiara simile a quella presentata dal centrosinistra nel 2007.

"Certamente il PD farà il suo ma - dichiara Lupieri - ricordiamo che da allora sono passati quasi 6 anni ed è cambiato di molto non solo il panorama sanitario regionale ma il mondo intero. Oggi le parole d'ordine sono la ricerca dei migliori percorsi diagnostico-terapeutici possibili volti alla migliore assistenza del cittadino paziente, attraverso la continuità assistenziale, ed una rete ospedaliera in grado di interpretare i bisogni dei territori, ma tutto ciò si può realizzare solo ricostruendo la governance di un servizio sanitario regionale acefalo da troppi anni. "Si riprenda in mano da subito l'edilizia ospedaliera, dimenticata ed abbandonata, per realizzare ospedali sicuri ed efficienti, e per riaprire cantieri che diano lavoro alla manodopera locale", conclude Lupieri.