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PD: Brussa, la RAI assicuri il servizio pubblico

30.08.2012
16:53
(ACON) Trieste, 30 ago - COM/MPB - "Un canone Rai ridotto per il 2013 potrebbe essere la corretta risposta della Rai nei confronti degli utenti che da più di un mese non vedono i tre canali tradizionali della rete pubblica".

Lo chiede, con un'interpellanza al presidente della Regione, il consigliere regionale del PD Franco Brussa. L'esponente PD chiede a Tondo anche di verificare quali siano le cause di tale disservizio e di sollecitare i vertici della Rai a informare la popolazione sulle cause, i tempi e i modi di risoluzione del problema.

Brussa evidenzia, infatti, come il mese di agosto, in particolare, sia stato un periodo di passione per gli abitanti dell'isontino e non solo per il caldo infernale, ma anche perché, chi aveva deciso di restare a casa e di guardarsi un film al fresco della penombra, ha dovuto fare i conti con un segnale Rai scarso e spesso del tutto assente.

"Pare che i problemi fossero localizzati sul ripetitore del Monte San Michele - ricorda il consigliere regionale PD - e alcune squadre di tecnici si sarebbero già messi al lavoro per risolvere la cosa. Resta il fatto che il disservizio sta riguardando un servizio pubblico per cui viene pagato un canone e quindi non solo dovrebbero essere garantite le trasmissioni, ma anche la potenza e la qualità del segnale".

Brussa si appella quindi alla dirigenza Rai perché il problema venga risolto e venga informata la popolazione, "con comunicati ufficiali o qualsiasi altro mezzo, su quella che è stata la causa del disagio, e le soluzioni adottate o le azioni da intraprendere".

"Sembra incredibile, ma - fa notare il consigliere - nel momento in cui siamo passati al digitale i cittadini hanno dovuto affrontare delle spese per acquistare i decoder o nuovi televisori con decoder incorporato, e le tre reti Rai spesso non si vedono e i residenti della regione sono costretti a ricorrere a tecnici che, non sempre onestamente, risolvono il problema chiedendo ulteriori spese.

"Crediamo - dice ancora Brussa - che il servizio pubblico debba qualificarsi per il nome che ha, restando disponibile, garantendo le trasmissioni e verificando la qualità e la potenza del segnale. E' una visibile contraddizione il fatto che i canali privati per cui non si paga alcun canone siano sempre ben visibili e che invece i canali pubblici abbiano momenti di buio.

"Mi appello alla dirigenza Rai - conclude Brussa - perché informi i cittadini su cosa è accaduto, se si sia trattato di un episodio temporaneo e sui tempi e modi atti a risolvere la situazione. Ciò anche per tutelare le fasce più deboli della popolazione, in particolare gli anziani, utenti affezionati del mezzo televisivo, affinché non siano raggirati da chi propone soluzioni costose e, magari, inutili".