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PD: Lupieri,sanità,riforma Tondo fuori dai tempi e dalla realtà

31.08.2012
16:30
(ACON) Trieste, 31 ago - COM/MPB - Per il consigliere regionale del PD Sergio Lupieri "fare una finta riforma, che tra l'altro andrà a regime nel 2015, basandosi su dati di 5 anni fa, vuol dire non essere capaci di governare e di leggere la realtà in evoluzione".

Il consigliere, vicepresidente della III Commissione, competente per la sanità sottolinea che "nella riforma del presidente Tondo non c'è accenno ai problemi della qualità dei servizi quando è stranoto che la qualità fa risparmiare e non si dice nulla sul sistema degli acquisti, argomento anche questo sul quale il Governo nazionale ormai ci ha superati. Per Tondo - commenta ancora Lupieri - il mondo è rimasto fermo al 2006 e i suoi riferimenti normativi si basano sui dati dello studio Bocconi di allora e non considerano il cambiamento epidemiologico della popolazione e la nuova situazione sociosanitaria che si è creata".

"In sostanza - dice Lupieri - si tratta di una non-riforma spot scritta adesso e da attuarsi tra tre anni, quasi che i problemi di salute dei cittadini possano attendere e non abbiano bisogno di risposte immediate, visto che non c'è stata nessuna manutenzione della sanità.

"Sarebbe meglio - avverte il consigliere - parlare di prospettive del sistema sanitario e sociale nel breve periodo, fare le scelte adeguate anche coraggiose o dolorose, anzichè continuare a sparare numeri o slogan a caso. Abbiamo sentito dire che si risparmiavano 300 milioni, poi 200, ora 50; abbiamo sentito parlare di un'azienda regionale poi di tre, di due aziende ospedaliere ora di tre. Chissà quante ne sentiremo prima della fine della legislatura.

"Dire - prosegue Lupieri - che la proposta di riforma è uguale a quella della Giunta Illy di cinque anni fa è falso. La riforma era uno dei passi di un progetto complessivo che vedeva insieme il riassetto istituzionale e lo sviluppo della qualità del sistema. E' interessante leggere che la relazione introduttiva dice che bisogna ridurre l'offerta ospedaliera mentre il testo riduce solo distretti, i dipartimenti di salute mentale, delle dipendenze e della prevenzione. Si riducono di numero le aziende territoriali e si lasciano inalterate quelle ospedaliere. E' utile ricordare che in Veneto ci sono due aziende ospedaliere per 4,8 milioni di abitanti e da noi 2 per 1,2 milioni. Almeno una riflessione su questo andrebbe fatta.

"Tra l'altro - insiste l'esponente PD - la spendig review costringerà la Regione a fare in maniera affrettata la riduzione dei posti letto che in quattro anni la Giunta Tondo non ha mai avviato. E' la prima volta nella storia che il Friuli Venezia Giulia viene umiliato e commissariato. Di solito eravamo il modello da imitare.

"Lo studio Bocconi che Tondo cita diceva che il vero intervento non è quello istituzionale,bensì quello strutturale sull'offerta ospedaliera.In sostanza si dice che dovremmo ridurre l'offerta ospedaliera chiudendo reparti, non togliendo un letto qua e un letto là. Questo è il coraggio che si richiede a un politico, non qualche operazione di facciata. Tondo e Kosic avevano detto e scritto che si dovevano ridurre i punti nascita, ma non avendo il coraggio di farlo, hanno dato il compito e la responsabilità ai direttori generali, con il risultato che nulla è accaduto".