PD: Lupieri,sanità,riforma Tondo fuori dai tempi e dalla realtà
(ACON) Trieste, 31 ago - COM/MPB - Per il consigliere regionale
del PD Sergio Lupieri "fare una finta riforma, che tra l'altro
andrà a regime nel 2015, basandosi su dati di 5 anni fa, vuol
dire non essere capaci di governare e di leggere la realtà in
evoluzione".
Il consigliere, vicepresidente della III Commissione, competente
per la sanità sottolinea che "nella riforma del presidente Tondo
non c'è accenno ai problemi della qualità dei servizi quando è
stranoto che la qualità fa risparmiare e non si dice nulla sul
sistema degli acquisti, argomento anche questo sul quale il
Governo nazionale ormai ci ha superati. Per Tondo - commenta
ancora Lupieri - il mondo è rimasto fermo al 2006 e i suoi
riferimenti normativi si basano sui dati dello studio Bocconi di
allora e non considerano il cambiamento epidemiologico della
popolazione e la nuova situazione sociosanitaria che si è creata".
"In sostanza - dice Lupieri - si tratta di una non-riforma spot
scritta adesso e da attuarsi tra tre anni, quasi che i problemi
di salute dei cittadini possano attendere e non abbiano bisogno
di risposte immediate, visto che non c'è stata nessuna
manutenzione della sanità.
"Sarebbe meglio - avverte il consigliere - parlare di prospettive
del sistema sanitario e sociale nel breve periodo, fare le scelte
adeguate anche coraggiose o dolorose, anzichè continuare a
sparare numeri o slogan a caso. Abbiamo sentito dire che si
risparmiavano 300 milioni, poi 200, ora 50; abbiamo sentito
parlare di un'azienda regionale poi di tre, di due aziende
ospedaliere ora di tre. Chissà quante ne sentiremo prima della
fine della legislatura.
"Dire - prosegue Lupieri - che la proposta di riforma è uguale a
quella della Giunta Illy di cinque anni fa è falso. La riforma
era uno dei passi di un progetto complessivo che vedeva insieme
il riassetto istituzionale e lo sviluppo della qualità del
sistema. E' interessante leggere che la relazione introduttiva
dice che bisogna ridurre l'offerta ospedaliera mentre il testo
riduce solo distretti, i dipartimenti di salute mentale, delle
dipendenze e della prevenzione. Si riducono di numero le aziende
territoriali e si lasciano inalterate quelle ospedaliere. E'
utile ricordare che in Veneto ci sono due aziende ospedaliere per
4,8 milioni di abitanti e da noi 2 per 1,2 milioni. Almeno una
riflessione su questo andrebbe fatta.
"Tra l'altro - insiste l'esponente PD - la spendig review
costringerà la Regione a fare in maniera affrettata la riduzione
dei posti letto che in quattro anni la Giunta Tondo non ha mai
avviato. E' la prima volta nella storia che il Friuli Venezia
Giulia viene umiliato e commissariato. Di solito eravamo il
modello da imitare.
"Lo studio Bocconi che Tondo cita diceva che il vero intervento
non è quello istituzionale,bensì quello strutturale sull'offerta
ospedaliera.In sostanza si dice che dovremmo ridurre l'offerta
ospedaliera chiudendo reparti, non togliendo un letto qua e un
letto là. Questo è il coraggio che si richiede a un politico, non
qualche operazione di facciata. Tondo e Kosic avevano detto e
scritto che si dovevano ridurre i punti nascita, ma non avendo il
coraggio di farlo, hanno dato il compito e la responsabilità ai
direttori generali, con il risultato che nulla è accaduto".