PD: Moretton, sanità, no a riforme in due tempi
(ACON) Trieste, 2 set - COM/MPB - "Iniziativa tardiva e
inadeguata", secondo il capogruppo del PD in Consiglio regionale
Gianfranco Moretton, l'annuncio del presidente della Giunta Renzo
Tondo di "un nuovo disegno di organizzazione sanitaria basata
sulla riduzione del numero delle aziende e dei distretti
socio-sanitari,che produrrà sicuri effetti di riduzione della
spesa e di migliore risposta ai bisogni dei cittadini".
"Perchè - spiega Moretton - essa interviene nel momento in cui la
crisi economica si è oltremodo acuita, ma anche perché il Governo
nazionale ha approvato provvedimenti legislativi riguardanti il
numero dei posti letto ospedalieri. Va da sè che il grande limite
della riforma di Tondo - prosegue il consigliere - è innanzitutto
dovuto alla mancanza di una visione strategica generale capace di
coniugare le esigenze economiche del comparto, rispetto
all'obiettivo di rendere l'organizzazione socio-sanitaria
all'altezza delle nuove e sempre più impellenti esigenze di
salute.
"Se Tondo avesse avuto davvero a cuore il sistema sanitario
regionale, avrebbe dovuto fare una riforma all'inizio della
legislatura, per non farsi condizionare, come invece ora accade,
dall'impellente campagna elettorale. Forse - avverte Moretton -,
se Tondo facesse un'adeguata e più approfondita riflessione,
potrebbe evitare di procedere, a colpi di maggioranza, alla
approvazione della sua riforma, evitando di causare altri
sconquassi al sistema sanitario vigente.
"Infatti, la sanità non ha bisogno di azioni frettolose, prive di
contenuto riformistico, ma di avere il più ampio consenso
possibile della maggior parte delle forze politiche e dei gruppi
consiliari, e solo dopo un approfondito confronto con i diversi
portatori d'interesse.
"Non si può pensare - conclude Moretton - a una riforma che
decolli in due tempi: le nuove aziende sanitarie con effetto dal
2014 e i distretti socio sanitari dal 2015. Non possiamo che
considerare tale ridicola volontà una vera e propria farsa -
chiosa il capogruppo PD auspicando che prevalga il buon senso
perché altrimenti - avverte - saranno i cittadini e gli operatori
socio sanitari a rimetterci".