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PD:Codega,profughi dalla Libia,appello a Regione per domande asilo

02.09.2012
11:44
(ACON) Trieste, 2 set - COM/MPB - "Un anno fa oltre un milione di persone hanno lasciato la Libia in preda ai venti di guerra. Circa 28.000 sono venute in Italia, 531 nella nostra regione".

La situazione di queste persone al centro dell'attenzione del consigliere regionale del PD Franco Codega che rivolge un appello alla Regione.

"La rete di collaborazione tra Prefetture, alcuni enti facenti parte dello SPRAR, le Caritas e la Regione tramite la Protezione civile e la Direzione salute hanno garantito - spiega Codega - una buona gestione nei primi mesi dell'emergenza. Per la gran parte sono stati sistemati presso centri di accoglienza o alberghi in varie località della regione: Resiutta, Lignano, Moggio Udinese, Pozzuolo del Friuli, Lusevera, Nimis, Pulfero, Cividale, Manzano, Udine, Remanzacco, Villa Santina, Nimis, Frisanco, San Vito al Tagliamento, Pordenone, Aviano, Gradisca, Trieste, Sistiana.

"Tutte queste persone, appena venute in Italia, hanno fatto domanda di asilo secondo le procedure normali. Una domanda inspiegabilmente ma di fatto in gran parte respinta, cui è seguito regolare ricorso da parte di tutti. Il ricorso ha tempi lunghi (primavera 2013) e nel frattempo, senza asilo e permesso di soggiorno,è praticamente impossibile trovare una sistemazione di lavoro e di alloggio alternativo e autonomo. E così, a distanza di un anno e mezzo dall'arrivo, molte di queste persone sono ancora "parcheggiate" negli alberghi.

"Il progetto di accoglienza, con i relativi servizi di supporto - prosegue Codega - scadrà il prossimo 31 dicembre e tutte queste persone si troveranno allo sbando. Il problema è segnalato da una nota del GRIS (Gruppo immigrazione e Salute) del FVG e dalla SIMM (Società Italiana Medicina delle Migrazioni) del 20 agosto scorso.

"Se non vogliamo ritrovarci presto in una nuova emergenza, è necessaria una soluzione - avverte il consigliere -. Indicazioni in tal senso, e che riguardano l'intera questione nazionale, giungono dall'Appello al Governo Italiano e alle Autorità competenti in materia di asilo, presentato ancora il 12 marzo scorso da parte del "Tavolo Nazionale Asilo" coordinato dalla Delegazione dell'UNHCR. In esso, facendo riferimento alla normativa che regola il diritto di asilo, si indica la possibilità giuridica di concedere anche ai cittadini non libici ma provenienti dalla Libia, la protezione temporanea e il permesso di soggiorno di validità almeno semestrale. Col permesso di soggiorno in mano è possibile trovare una integrazione, alloggiativa e lavorativa, nel tessuto normale della società. Cosa che ora non è possibile.

"Da qui - conclude Codega - un appello, a nostra volta, alla nostra Regione, affinchè si faccia interprete essa stessa di questa istanza presso il Governo nazionale. Altrimenti, tra qualche mese, il problema le cascherà addosso".