PD:Codega,profughi dalla Libia,appello a Regione per domande asilo
(ACON) Trieste, 2 set - COM/MPB - "Un anno fa oltre un milione
di persone hanno lasciato la Libia in preda ai venti di guerra.
Circa 28.000 sono venute in Italia, 531 nella nostra regione".
La situazione di queste persone al centro dell'attenzione del
consigliere regionale del PD Franco Codega che rivolge un appello
alla Regione.
"La rete di collaborazione tra Prefetture, alcuni enti facenti
parte dello SPRAR, le Caritas e la Regione tramite la Protezione
civile e la Direzione salute hanno garantito - spiega Codega -
una buona gestione nei primi mesi dell'emergenza. Per la gran
parte sono stati sistemati presso centri di accoglienza o
alberghi in varie località della regione: Resiutta, Lignano,
Moggio Udinese, Pozzuolo del Friuli, Lusevera, Nimis, Pulfero,
Cividale, Manzano, Udine, Remanzacco, Villa Santina, Nimis,
Frisanco, San Vito al Tagliamento, Pordenone, Aviano, Gradisca,
Trieste, Sistiana.
"Tutte queste persone, appena venute in Italia, hanno fatto
domanda di asilo secondo le procedure normali. Una domanda
inspiegabilmente ma di fatto in gran parte respinta, cui è
seguito regolare ricorso da parte di tutti. Il ricorso ha tempi
lunghi (primavera 2013) e nel frattempo, senza asilo e permesso
di soggiorno,è praticamente impossibile trovare una sistemazione
di lavoro e di alloggio alternativo e autonomo. E così, a
distanza di un anno e mezzo dall'arrivo, molte di queste persone
sono ancora "parcheggiate" negli alberghi.
"Il progetto di accoglienza, con i relativi servizi di supporto -
prosegue Codega - scadrà il prossimo 31 dicembre e tutte queste
persone si troveranno allo sbando. Il problema è segnalato da una
nota del GRIS (Gruppo immigrazione e Salute) del FVG e dalla SIMM
(Società Italiana Medicina delle Migrazioni) del 20 agosto
scorso.
"Se non vogliamo ritrovarci presto in una nuova emergenza, è
necessaria una soluzione - avverte il consigliere -. Indicazioni
in tal senso, e che riguardano l'intera questione nazionale,
giungono dall'Appello al Governo Italiano e alle Autorità
competenti in materia di asilo, presentato ancora il 12 marzo
scorso da parte del "Tavolo Nazionale Asilo" coordinato dalla
Delegazione dell'UNHCR. In esso, facendo riferimento alla
normativa che regola il diritto di asilo, si indica la
possibilità giuridica di concedere anche ai cittadini non libici
ma provenienti dalla Libia, la protezione temporanea e il
permesso di soggiorno di validità almeno semestrale. Col permesso
di soggiorno in mano è possibile trovare una integrazione,
alloggiativa e lavorativa, nel tessuto normale della società.
Cosa che ora non è possibile.
"Da qui - conclude Codega - un appello, a nostra volta, alla
nostra Regione, affinchè si faccia interprete essa stessa di
questa istanza presso il Governo nazionale. Altrimenti, tra
qualche mese, il problema le cascherà addosso".