News


PD:Brussa,le Poste penalizzano i cittadini,Tondo incontri i dirigenti

06.09.2012
16:23
(ACON) Trieste, 6 set - COM/MPB - "Ogni estate anche i residenti dei comuni più piccoli della regione subiscono i disagi di un servizio postale che funziona a singhiozzo, con filiali postali che chiudono per alcuni giorni. Ancora più drastica poi la decisione della SpA di chiudere decine di uffici postali in Friuli Venezia Giulia. Una manovra inaccettabile" - a giudizio del consigliere regionale del PD Franco Brussa che interviene nel merito con la presentazione anche di una interpellanza al presidente della Regione affinché incontri la dirigenza regionale delle Poste e solleciti una risposta urgente al problema.

"Nel mirino dell'azienda, che ha presentato alcune settimane fa al sindacato il nuovo piano di razionalizzazione, sono finiti - ricorda Brussa - gli uffici meno produttivi. La nuova riduzione allo studio di Poste prevede quasi 1.200 uffici chiusi in tutta Italia, di cui 21 in FVG. Si tratta degli sportelli di Brazzano e Piedimonte in provincia di Gorizia;Taiedo (Chions), Savorgnano (San Vito al Tagliamento), Campagna (Maniago), Fagnigola (Azzano Decimo), Maniago 1, Ramuscello (Sesto al Reghena), Giais e San Martino di Campagna (Aviano) in quella di Pordenone; Grignano in Comune di Trieste e, infine, Cave del Predil e Fusine(Tarvisio), Piano d'Arta (Arta Terme), Udine 12, Timau(Paluzza), Sanguarzo (Cividale), Villanova (San Daniele), Bulfons (Tarcento), Lavariano (Mortegliano), Salino (Paularo) in provincia di Udine, che con una previsione di 10 uffici chiusi è la più colpita da questo nuovo piano di razionalizzazione.

"La privatizzazione di Poste Italiane anziché far diminuire i disagi, li ha acuiti" - osserva Brussa, che sottolinea come i disagi aumentino proprio nel periodo estivo, "quasi che nel corso dell'estate tutte le attività, bollettini, pagamenti, servizio bancario postale, si fermassero. La scelta di Poste Italiane penalizza soprattutto gli anziani, tanto che diversi sindaci hanno sollevato la questione, non ottenendo però alcun risultato".

"Vittime del piano di tagli di filiali e orari sono anche i dipendenti - dice il consigliere - che, a ranghi ridotti, spesso e volentieri devono sobbarcarsi una mole di lavoro maggiore e la rabbia dei cittadini che resta fine a se stessa, visto che le responsabilità non devono essere addotte ai dipendenti, ma all'amministrazione postale regionale".

Considerato che le poste ormai offrono non solo il tradizionale servizio di sportello, ma anche servizi bancari e punti di vendita di prodotti di cartoleria e libri, secondo il rappresentante del PD regionale serve un'iniziativa forte.

In tal senso egli ha presentato una interpellanza al presidente della Regione affinché incontri la dirigenza regionale delle poste e solleciti una risposta urgente al problema, in particolare per i piccoli comuni, dove nel periodo estivo le chiusure degli uffici creano difficoltà non di poco conto, soprattutto alle fasce deboli della popolazione.

"Un servizio pubblico, ancorché privato, non può arrivare a certi bassi livelli" - è la conclusione di Brussa.