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Idv: Corazza, irresponsabile lasciare che Stato autorizzi Rigassificatore

06.09.2012
17:22
(ACON) Trieste, 6 set - COM/MPB - "Dai lavori della IV Commissione è uscito un provvedimento sull'energia privo di coraggio e senza una visione politica strategica che metta la tutela dell'ambiente e della salute dei cittadini al primo posto rispetto agli interessi economici - sostiene Alessandro Corazza, capogruppo dell'Italia dei valori in Consiglio regionale -. Un testo magari ben fatto da un punto di vista tecnico, ma che invece di promuovere la sostenibilità ambientale dei vari impianti di produzione di energia elettrica, svende il nostro territorio permettendo speculazioni finanziarie non sostenibili nemmeno economicamente".

"In questo dibattito - dice l'esponente Idv - manca una indicazione forte e chiara della politica sulla direzione da prendere e i valori da tutelare rispetto alle tantissime autorizzazioni che vengono richieste da chi vuol realizzare, ad esempio, un impianto a biomasse".

Corazza ricorda che "non è stato ancora aggiornato il Piano energetico regionale, già oggetto in passato di una nostra interrogazione; un presupposto fondamentale per comprendere quale sia il reale fabbisogno energetico del Friuli Venezia Giulia e fare un provvedimento efficace".

"In tutta la regione - avverte Corazza - nascono come funghi impianti a biomassa o biogas privi di una valutazione di sostenibilità ambientale ed economica di lungo periodo che, una volta finiti gli incentivi statali, rischiano di trasformarsi in cattedrali nel deserto. Spesso si tratta di progetti 'predatori' di finanziamenti e col fiato corto, incapaci in realtà di stare sul mercato senza i finanziamenti pubblici. Il rischio concreto - afferma l'esponente Idv - è che in assenza di un piano di sostenibilità finanziaria di questi impianti e di una valutazione, ad esempio, del coefficiente EROEI (Energy Returned On Energy Invested ovvero energia ricavata su energia consumata), produrre energia costi di più che comprarla, senza alcuna convenienza in termini di resa energetica. L'ennesima speculazione finanziaria fatta coi soldi pubblici a vantaggio di qualche privato ma a danno dell'ambiente e dei cittadini".

"Invece di prendere delle decisioni su argomenti così importanti per la vita dei cittadini, la politica regionale alza bandiera bianca e si schiera dalla parte dei poteri forti - attacca Corazza - come nel caso del rigassificatore. La giunta Tondo ha voluto togliere infatti dal testo in discussione il passaggio che prevedeva che fosse proprio la Regione a dare l'autorizzazione alla realizzazione dell'impianto, passando al governo nazionale la patata bollente.

"La giunta Tondo motiva questa decisione - precisa il capogruppo Idv - citando un recente parere del Consiglio di Stato che però è un organo non immune da influenze di carattere politico (basti pensare che il Presidente del Consiglio di Stato è nominato con decreto del Presidente della Repubblica su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri). Deve essere invece la Regione a tutelare gli interessi della generalità dei cittadini esprimendosi sulla praticabilità di questo progetto. La norma va quindi inserita nuovamente nel testo e, nel caso venisse impugnata dal governo nazionale - conclude Corazza -, a quel punto sarà la Corte costituzionale a giudicare insindacabilmente la sua eventuale incostituzionalità, con una apposita sentenza. Lavarsene invece le mani affidando tutto allo Stato è segno di una grave irresponsabilità e codardia".