Idv: Corazza, irresponsabile lasciare che Stato autorizzi Rigassificatore
(ACON) Trieste, 6 set - COM/MPB - "Dai lavori della IV
Commissione è uscito un provvedimento sull'energia privo di
coraggio e senza una visione politica strategica che metta la
tutela dell'ambiente e della salute dei cittadini al primo posto
rispetto agli interessi economici - sostiene Alessandro Corazza,
capogruppo dell'Italia dei valori in Consiglio regionale -. Un
testo magari ben fatto da un punto di vista tecnico, ma che
invece di promuovere la sostenibilità ambientale dei vari
impianti di produzione di energia elettrica, svende il nostro
territorio permettendo speculazioni finanziarie non sostenibili
nemmeno economicamente".
"In questo dibattito - dice l'esponente Idv - manca una
indicazione forte e chiara della politica sulla direzione da
prendere e i valori da tutelare rispetto alle tantissime
autorizzazioni che vengono richieste da chi vuol realizzare, ad
esempio, un impianto a biomasse".
Corazza ricorda che "non è stato ancora aggiornato il Piano
energetico regionale, già oggetto in passato di una nostra
interrogazione; un presupposto fondamentale per comprendere quale
sia il reale fabbisogno energetico del Friuli Venezia Giulia e
fare un provvedimento efficace".
"In tutta la regione - avverte Corazza - nascono come funghi
impianti a biomassa o biogas privi di una valutazione di
sostenibilità ambientale ed economica di lungo periodo che, una
volta finiti gli incentivi statali, rischiano di trasformarsi in
cattedrali nel deserto. Spesso si tratta di progetti 'predatori'
di finanziamenti e col fiato corto, incapaci in realtà di stare
sul mercato senza i finanziamenti pubblici. Il rischio concreto -
afferma l'esponente Idv - è che in assenza di un piano di
sostenibilità finanziaria di questi impianti e di una
valutazione, ad esempio, del coefficiente EROEI (Energy Returned
On Energy Invested ovvero energia ricavata su energia consumata),
produrre energia costi di più che comprarla, senza alcuna
convenienza in termini di resa energetica. L'ennesima
speculazione finanziaria fatta coi soldi pubblici a vantaggio di
qualche privato ma a danno dell'ambiente e dei cittadini".
"Invece di prendere delle decisioni su argomenti così importanti
per la vita dei cittadini, la politica regionale alza bandiera
bianca e si schiera dalla parte dei poteri forti - attacca
Corazza - come nel caso del rigassificatore. La giunta Tondo ha
voluto togliere infatti dal testo in discussione il passaggio che
prevedeva che fosse proprio la Regione a dare l'autorizzazione
alla realizzazione dell'impianto, passando al governo nazionale
la patata bollente.
"La giunta Tondo motiva questa decisione - precisa il capogruppo
Idv - citando un recente parere del Consiglio di Stato che però è
un organo non immune da influenze di carattere politico (basti
pensare che il Presidente del Consiglio di Stato è nominato con
decreto del Presidente della Repubblica su proposta del
Presidente del Consiglio dei Ministri). Deve essere invece la
Regione a tutelare gli interessi della generalità dei cittadini
esprimendosi sulla praticabilità di questo progetto. La norma va
quindi inserita nuovamente nel testo e, nel caso venisse
impugnata dal governo nazionale - conclude Corazza -, a quel
punto sarà la Corte costituzionale a giudicare insindacabilmente
la sua eventuale incostituzionalità, con una apposita sentenza.
Lavarsene invece le mani affidando tutto allo Stato è segno di
una grave irresponsabilità e codardia".