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PD:Codega,edilizia scolastica, modificare ripartizione fondi

09.09.2012
13:45
(ACON) Trieste, 9 set - COM/MPB - Il consigliere del PD Franco Codega evidenzia che stando al XII Rapporto dell'ecosistema scuola redatto da Legambiente la condizione degli edifici scolastici della nostra regione è decisamente precario, con paurose discrepanze interne.

"Se Pordenone, quinta in questa speciale classifica, sta nelle zone alte, Trieste, al 74° posto, sta decisamente male, vicino a Palermo (79°). La Regione intera comunque, con il 54,41% degli edifici che necessitano di interventi di manutenzione, è - fa notare Codega - quint'ultima tra le regioni italiane.

"Lo diciamo da anni, la Regione interviene poco e male per l'edilizia scolastica. Anche la provincia che sta meglio, Pordenone, ha la necessità, secondo quanto indicato dalla stessa I Commissione, di circa 6 milioni per far fronte alle necessità che riguardano gli edifici di sua competenza. Trieste ha la situazione più disastrata. Provincia e Comune intervengono in base alle risorse che hanno a disposizione. La Provincia, per completare il piano di interventi, necessità di almeno ulteriori 10 milioni: il completamento del 2° lotto dei lavori al Liceo Galilei, la ristrutturazione del ex Gregoretti a S. Giovanni destinato al Liceo Carducci, il secondo lotto di lavori per la ristrutturazione dell'Istituto Ziga Zois, il recupero dell'immobile di Villa Giulia per il Deledda. Anche il Comune di Trieste ha il suo bel da fare: su 94 scuole sotto la sua cura, almeno una cinquantina di edifici necessitano di essere messe in regola con la normativa antiincendio. Un'altra ventina di edifici, a tetto piatto, registrano infiltrazioni d'acqua. Il Dante, in parte scuola media e in parte Liceo, deve essere completamente ristrutturato.

"I fondi che provengono dalla Regione sono pochi e, ancor peggio, mal distribuiti. Serve innanzitutto continuità. Ogni anno deve essere messa in cantiere una posta adeguata, ripetuta negli anni con costanza al fine di permettere una programmazione pluriennale.

"E soprattutto va cambiato il criterio di ripartizione dei fondi sia per le province che per i comuni. Non ha alcun senso ripartire fondi in base alla superficie delle province. In forza di tale criterio, Trieste, con la situazione più precaria, sarà sempre più penalizzata. L'elemento 'superficie' deve sparire per far posto all'unico criterio ragionevole, quello della popolazione.

"Contiamo - conclude Codega - sulla prossima finanziaria".