PD:Codega,edilizia scolastica, modificare ripartizione fondi
(ACON) Trieste, 9 set - COM/MPB - Il consigliere del PD
Franco Codega evidenzia che stando al XII Rapporto
dell'ecosistema scuola redatto da Legambiente la condizione degli
edifici scolastici della nostra regione è decisamente precario,
con paurose discrepanze interne.
"Se Pordenone, quinta in questa speciale classifica, sta nelle
zone alte, Trieste, al 74° posto, sta decisamente male, vicino a
Palermo (79°). La Regione intera comunque, con il 54,41% degli
edifici che necessitano di interventi di manutenzione, è - fa
notare Codega - quint'ultima tra le regioni italiane.
"Lo diciamo da anni, la Regione interviene poco e male per
l'edilizia scolastica. Anche la provincia che sta meglio,
Pordenone, ha la necessità, secondo quanto indicato dalla stessa
I Commissione, di circa 6 milioni per far fronte alle necessità
che riguardano gli edifici di sua competenza. Trieste ha la
situazione più disastrata. Provincia e Comune intervengono in
base alle risorse che hanno a disposizione. La Provincia, per
completare il piano di interventi, necessità di almeno ulteriori
10 milioni: il completamento del 2° lotto dei lavori al Liceo
Galilei, la ristrutturazione del ex Gregoretti a S. Giovanni
destinato al Liceo Carducci, il secondo lotto di lavori per la
ristrutturazione dell'Istituto Ziga Zois, il recupero
dell'immobile di Villa Giulia per il Deledda. Anche il Comune di
Trieste ha il suo bel da fare: su 94 scuole sotto la sua cura,
almeno una cinquantina di edifici necessitano di essere messe in
regola con la normativa antiincendio. Un'altra ventina di
edifici, a tetto piatto, registrano infiltrazioni d'acqua. Il
Dante, in parte scuola media e in parte Liceo, deve essere
completamente ristrutturato.
"I fondi che provengono dalla Regione sono pochi e, ancor
peggio, mal distribuiti. Serve innanzitutto continuità. Ogni anno
deve essere messa in cantiere una posta adeguata, ripetuta negli
anni con costanza al fine di permettere una programmazione
pluriennale.
"E soprattutto va cambiato il criterio di ripartizione dei fondi
sia per le province che per i comuni. Non ha alcun senso
ripartire fondi in base alla superficie delle province. In forza
di tale criterio, Trieste, con la situazione più precaria, sarà
sempre più penalizzata. L'elemento 'superficie' deve sparire per
far posto all'unico criterio ragionevole, quello della
popolazione.
"Contiamo - conclude Codega - sulla prossima finanziaria".