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PD: Della Mea, chiusure Uffici Postali, Tondo spieghi cosa fa

10.09.2012
16:55
(ACON) Trieste, 10 set - COM/MPB - Il consigliere regionale del Partito Democratico Sandro Della Mea interviene sulle ventilate ulteriori chiusure degli uffici postali.

"Appreso ancora in luglio che poste italiane intendeva procedere in Friuli Venezia Giulia alla chiusura di 21 uffici postali e a una razionalizzazione di altri 25, con una interrogazione - spiega Della Mea - avevo chiesto al presidente Tondo di darsi da fare per avviare una trattativa con i vertici di poste italiane.

"Esisteva la possibilità di trasformare alcuni degli uffici in centri di multiservizi e il richiamo rivolto a Tondo intendeva suggerire in particolare al presidente di cercare una intesa in modo da traguardare una prospettiva organica di sviluppo capace di coniugare le necessità di razionalizzazione con opportunità di crescita e sviluppo.

"Tondo - fa sapere il consigliere - ha risposto che avrebbe contattato al più presto la direzione di Poste Italiane, ma mentre il progetto dei tagli prosegue imperterrito, e anche le razionalizzazioni previste si stanno trasformando in chiusure, a distanza di due mesi, da parte di Tondo non ci è arriva alcuna notizia in merito. "Intanto non passa giorno senza che non ci sia l'annuncio di qualche altra chiusura, dalle scuole, ai Tribunali, dagli uffici tributari alle Poste.

"Sarà anche vero che ciascuno deve razionalizzare e quindi risparmiare, ma chi tutela i sacrosanti diritti di chi si vede mettere costantemente a rischio la possibilità di vivere nei territori dove ha casa e famiglia? Come può la gente di montagna continuare a sperare di poter vivere nei propri paesi quando non sono più garantiti i servizi minimi di sopravvivenza?

"La gente di Montagna ne ha abbastanza di alibi e giustificazioni" - conclude Della Mea chiedendo al presidente Tondo di "spiegare cosa sta facendo per cercare di frenare l'emorragia in atto e di ridare alla montagna qualche segnale di speranza".