Presidente Franz con delegazione di giuliani e istriani
(ACON) Trieste, 12 set - MPB - Oltre una ventina tra anziani e
giovani appartenenti a famiglie di origine giuliana e istriana
sono stati ricevuti in Consiglio regionale dal presidente
Maurizio Franz. Arrivano da Argentina, Australia, Brasile,
Canada, Cile e Sud Africa, e grazie all'iniziativa
dell'Associazione Giuliani nel Mondo, trascorrono 15 giorni in
Friuli Venezia Giulia per visitare la terra d'origine.
Per qualcuno è il primo ritorno da quando è partito esule, e
l'incontro con i luoghi dell'infanzia è stato struggente; per i
13 giovani è l'occasione di conoscere la terra dei genitori in
tutti i suoi aspetti, culturali, artistici, turistici, economici,
istituzionali.
Così anche l'incontro con il presidente Franz nell'Aula
consiliare ha offerto l'opportunità di comprendere funzionamento
e prerogative del Consiglio e dell'autonomia statutaria della
Regione, tappa importante nel quadro dei contatti che in questo
periodo di permanenza avranno anche con realtà e attività
economiche, sociali e culturali.
"Siamo orgogliosi e riconoscenti ai nostri emigrati, per il
legame con la loro terra e perchè con il lavoro hanno tenuto alto
il nome dell'Italia e del Friuli Venezia Giulia raggiungendo
spesso traguardi di vera eccellenza - ha detto Franz,
sottolinenado quanto la condizione di esule renda più dolorosa
l'esperienza dell'emigrazione.
"Per i giovani questi stage sono opportunità di conoscenza e di
approfondimento per capire le radici culturali dei propri
genitori, ma anche stimolo per contatti e scambi da sviluppare
nel futuro; voi - ha concluso Franz - potete essere ambasciatori
nei vostri Paesi delle bellezze e delle eccellenze di questa
terra".
La delegazione era guidata dal presidente dell'Associazione
Giuliani nel Mondo, Dario Locchi - con lui anche il direttore
Fabio Ziberna - che ha ricordato come la realizzazione di
iniziative come questa sia possibile grazie al sostegno
finanziario della Regione e ha fatto dono al presidente del
Nuovo Dizionario del dialetto triestino, poichè la parlata - ha
concluso - è aspetto fondamentale per il mantenimento
dell'identità culturale.
(foto; immagini tv)