PD:Codega,Rapporto su legislazione regionale, emerge quadro negativo
(ACON) Trieste, 13 set - COM/MPB - "Decisamente negativo - per
il consigliere regionale del PD Franco Codega - il quadro
dell'attività del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia
così come appare dal "Rapporto sulla legislazione regionale"
riferito all'anno 2011, presentato oggi al Comitato per la
legislazione il controllo e la valutazione.
"Innanzitutto emerge un quadro di scarsa produttività. Infatti
assistiamo da una parte al decremento della produzione
legislativa: rispetto ad una media annuale, dalla nascita della
Regione, di 48 leggi promulgate ogni anno, siamo scesi ad una
media di questa legislatura di 22 leggi, fino alle 19 approvate
nel 2011. Si sono nel frattempo però allungati i tempi di
"incubazione" delle leggi rispetto agli annui precedenti,
arrivando ad una media di 115 giorni di elaborazione prima del
via libera da parte del Consiglio. Nulla di male se ciò
significasse una maggior lavoro di elaborazione da parte delle
Commissioni. Ma non è così, perchè nel contempo anche il lavoro
delle Commissioni ha proceduto a ritmo blando, con una media di
36 riunioni all'anno, 3 al mese, per Commissione. Nel caso della
VI Commissione poi, il ritmo è stato addirittura di 2 riunioni al
mese o poco più. Il risultato finale inoltre, oltre ad essere
scarso sul piano quantitativo è anche scarso sul piano
qualitativo, se è vero come è vero che siamo ai vertici nazionali
per numero di provvedimenti impugnati dal governo per
incostituzionalità: ben il 26% delle norme, la percentuale più
alta tra le regioni italiane in compagnia della regione Sardegna,
che però almeno ha prodotto più leggi (27) di noi. Quindi i
peggiori in Italia. Emblematico il caso della norma sul welfare
dal sapore padano: due leggi presentate nel corso della
legislatura e due leggi impugnate dal governo. Si arriverà alla
fine della legislatura senza essere stati capaci di mettere in
piedi una norma compatibile con la nostra Costituzione.
"Altro elemento negativo: gli atti di indirizzo consiliare,
mozioni, ordini del giorno, vengono largamente disattese, se è
vero come è vero che solo del 22% di questi atti si ha notizia
della loro attuazione. Così come l'adempimento delle clausole
valutative: sono ben otto le clausole valutative, richieste dalle
leggi specifiche, di cui non si ha notizia.
"Insomma un quadro, a dir poco, davvero desolante" - è la
conclusione del consigliere.