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PD:Codega,Rapporto su legislazione regionale, emerge quadro negativo

13.09.2012
14:30
(ACON) Trieste, 13 set - COM/MPB - "Decisamente negativo - per il consigliere regionale del PD Franco Codega - il quadro dell'attività del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia così come appare dal "Rapporto sulla legislazione regionale" riferito all'anno 2011, presentato oggi al Comitato per la legislazione il controllo e la valutazione.

"Innanzitutto emerge un quadro di scarsa produttività. Infatti assistiamo da una parte al decremento della produzione legislativa: rispetto ad una media annuale, dalla nascita della Regione, di 48 leggi promulgate ogni anno, siamo scesi ad una media di questa legislatura di 22 leggi, fino alle 19 approvate nel 2011. Si sono nel frattempo però allungati i tempi di "incubazione" delle leggi rispetto agli annui precedenti, arrivando ad una media di 115 giorni di elaborazione prima del via libera da parte del Consiglio. Nulla di male se ciò significasse una maggior lavoro di elaborazione da parte delle Commissioni. Ma non è così, perchè nel contempo anche il lavoro delle Commissioni ha proceduto a ritmo blando, con una media di 36 riunioni all'anno, 3 al mese, per Commissione. Nel caso della VI Commissione poi, il ritmo è stato addirittura di 2 riunioni al mese o poco più. Il risultato finale inoltre, oltre ad essere scarso sul piano quantitativo è anche scarso sul piano qualitativo, se è vero come è vero che siamo ai vertici nazionali per numero di provvedimenti impugnati dal governo per incostituzionalità: ben il 26% delle norme, la percentuale più alta tra le regioni italiane in compagnia della regione Sardegna, che però almeno ha prodotto più leggi (27) di noi. Quindi i peggiori in Italia. Emblematico il caso della norma sul welfare dal sapore padano: due leggi presentate nel corso della legislatura e due leggi impugnate dal governo. Si arriverà alla fine della legislatura senza essere stati capaci di mettere in piedi una norma compatibile con la nostra Costituzione.

"Altro elemento negativo: gli atti di indirizzo consiliare, mozioni, ordini del giorno, vengono largamente disattese, se è vero come è vero che solo del 22% di questi atti si ha notizia della loro attuazione. Così come l'adempimento delle clausole valutative: sono ben otto le clausole valutative, richieste dalle leggi specifiche, di cui non si ha notizia. "Insomma un quadro, a dir poco, davvero desolante" - è la conclusione del consigliere.