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Travanut:preoccupazioni per fondi cooperazione transfrontaliera

14.09.2012
12:41
(ACON) Trieste, 14 set - COM/MPB - Con una interpellanza alpresidente della regione Tondo e agli assessori Federica seganti ed Elio De Anna, il consigliere regionale del PD Mauro Travanut vuole sapere quali siano le motivazioni che hanno portato negli anni a modificare ì sostanzialmente la ripartizione dei fondi del Programma di Cooperazione Transfrontaliera Italia/Slovenia 2007/2013, ed esprime timore che vengano ancora toccati fondi rilevanti e importanti per tutto il territorio regionale.

Spiega Travanut: "Il Programma di cooperazione transfrontaliera Italia/Slovenia 2007-2013, approvato durante la presidenza Illy, ha una dotazione finanziaria complessiva di 136 milioni di euro. Per la Regione Friuli Venezia Giulia i fondi provenienti dall'Unione Europea rappresentano una risorsa fondamentale per l'economia del territorio, tanto più in un momento così difficile come quello attuale".

"Il presidente Tondo, che per il primo periodo del suo mandato ha tenuto per sé la delega delle Relazioni Internazionali e Comunitarie, ha affidato la Direzione stessa a dirigenti tecnicamente inesperti e inadeguati con le conseguenze che, purtroppo, si sono verificate" - sottolinea il consigliere ricordando che "non sono mai state rispettate le tempistiche relative ai vari bandi del Programma Italia/Slovenia e, in particolare, l'impegno per le risorse destinate ai progetti per il confine terrestre (risorse esclusive per i progetti tra la nostra Regione e la Slovenia) e per le risorse destinate a piccoli progetti del valore massimo di 100.000 euro".

"Il gruppo consiliare del Partito Democratico - prosegue Travanut - pur non avendo avuto dal presidente e dagli assessori competenti alcuna risposta agli innumerevoli atti ispettivi relativi al malfunzionamento della Direzione Relazioni Internazionali e Comunitarie, ritiene di aver fatto un'opera altamente meritoria facendo emergere i problemi della Direzione preposta alla gestione del Programma e il rischio di disimpegno dei fondi".