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PD: Pupulin, crisi zone Mobile e Sedia ma i soldi non arrivano

17.09.2012
13:04
(ACON) Trieste, 17 set - COM/AB - È trascorso più di un anno da quando il Consiglio regionale votò, ancora nell'assestamento del bilancio 2011, un trasferimento complessivo di 10 milioni di euro per contrastare la crisi delle zone del Mobile e della Sedia. Una parte dello stesso (4 milioni) veniva destinato, da dividere in parti uguali, direttamente ai due distretti industriali, un'altra parte pari a 2 milioni a uno speciale Fondo di garanzia rischi del Confidi imprese, mentre la quota più significativa di 4 milioni era affidata al Fondo di rotazione per il sostegno alle imprese del comparto.

Per il pressappochismo e la superficialità con cui si era organizzata tale operazione - puntualizza oggi il consigliere regionale del PD Paolo Pupulin - la scelta del trasferimento diretto ai distretti cadeva sotto la scure della Comunità europea, che contestava una possibile, a sua valutazione, turbativa del mercato, invitando la regione Friuli Venezia Giulia a sanare questa forma di elusione della concorrenza.

Si apriva così una lunga discussione: se si dovesse contrastare il richiamo della Comunità o se invece ci si dovesse adeguare ricercando soluzioni alternative condivise con l'Istituzione europea. In occasione della finanziaria 2012, proprio per bypassare le contestazioni della Comunità, il Consiglio regionale provvedeva alla modifica della norma impugnata decidendo, in alternativa all'affidamento diretto ai distretti, che le risorse venissero trasferite, sempre per le stesse finalità, alle Camere di commercio di Pordenone e Udine per le imprese della zona del Mobile e per l'area della Sedia.

La vicenda, come sanno bene gli interlocutori imprenditoriali, si è trascinata fino ai nostri giorni senza una precisa e definitiva soluzione che permetta il finanziamento di una serie di progetti predisposti dagli organismi dei distretti e dalle stesse imprese. Si è perso in questo modo un tempo prezioso per intervenire in tempo reale rispetto a una crisi che lo scorso anno si veniva affacciando in tutta la sua pericolosità e che adesso ha raggiunto probabilmente il suo apice, con la messa a rischio per la stessa sopravivenza di imprese storiche sia del distretto del Mobile-Livenza che della Sedia.

Siamo ormai oltre la metà del mese di settembre è non è ancora chiaro che fine abbia fatto l'operazione. L'unica cosa certa è che i progetti dei distretti e delle imprese giacciono nei cassetti senza vedere la copertura finanziaria, data per pronta ma di cui si sono perse le tracce.

Per scoprire che fine hanno fatto questi 4 milioni di euro destinati alle imprese del comparto mobiliero, Pupulin ha perciò deciso di presentare avanzare una specifica interrogazione al presidente Tondo e all'assessore alle finanze per venire a conoscenza di come stanno effettivamente le cose.

A Pupulin risulta che finora le Camere di commercio non abbiano ancora visto il finanziamento. Nei prossimi giorni si dovrebbero concordare tra direzione regionale competente e presidenza delle Camere di commercio le modalità per una soluzione dell'enigma, senza incorrere nuovamente negli strali della infrazione comunitaria. Però il tempo passa e le imprese, sottoposte alla pesante pressione di una recessione durissima, rischiano che l'intervento arrivi fuori tempo massimo.

Altro che contrasto a una burocrazia senza limiti, conclude Pupulin. La Giunta Tondo e i consiglieri della maggioranza di centro destra dimostrano, persino quando avanzano una proposta utile, l'incapacità di operare con i tempi reali, non con quelli della propaganda.