Pdl: Camber, fare poche leggi non significa lavorare poco
(ACON) Trieste, 17 set - COM/AB - Nel libro del giornalista
Pierfrancesco De Robertis "La casta invisibile delle Regioni.
Costi, sprechi e privilegi", tra gli altri dati e termini di
paragone viene preso in considerazione il numero delle leggi
licenziate in un anno dai Consigli regionali per stabilire una
classifica delle Regioni più o meno virtuose. Il Friuli Venezia
Giulia, con i suoi 19 provvedimenti prodotti dall'Aula nel 2011,
viene inchiodato alle sue responsabilità di produttore di norme
con il contagocce, essendo al penultimo posto della graduatoria
nazionale per varo di leggi.
A metterlo in evidenza, in un'interrogazione alla Giunta, è il
consigliere regionale del Pdl Piero Camber, al quale appare del
tutto evidente come queste classifiche basate su semplici numeri
escludano del tutto ogni ricerca sui lavori di studio e
preparazione degli articolati e, soprattutto, non considerino il
fatto che le nuove disposizioni, quasi sempre, nella loro
funzione di innovazione provvedono all'accorpamento,
all'abrogazione, all'adeguamento e al rinnovamento di norme
preesistenti, favorendo così la mai troppa semplificazione degli
ordinamenti vigenti.
A sostegno di quanto affermato, Camber ricorda la legge per
l'autonomia dei giovani, di ben 40 articoli, che ha abrogato
un'intera legge e otto norme presenti in altre leggi e ne ha
modificato altre; ma anche il testo unificato sulla disciplina
organica sul volontariato e sulle associazioni di promozione
sociale e norme sull'associazionismo, pronto per essere esaminato
dall'Aula, che presenta 42 articoli e abrogherà ben 42 norme di
una decina di leggi regionali. Senza dimenticare le nuove norme
in materia di beni e attività culturali nella Regione Friuli
Venezia Giulia, il cosiddetto Testo unico della cultura, che si
compone di 56 articoli e prevede l'abrogazione di 8 leggi
regionali e 94 norme di molte altre leggi.
Ciò a significare che ogni legge prodotta spesso ne vale molte di
più, considerando lo studio necessario, l'approfondimento, la
semplificazione.
In considerazione di ciò, Camber chiede al presidente Tondo di
intervenire a livello mediatico per arginare, dati alla mano, la
campagna denigratoria in atto dell'attività politico
amministrativa in generale, e di quella del Friuli Venezia Giulia
in particolare.