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Pdl: Camber, fare poche leggi non significa lavorare poco

17.09.2012
17:22
(ACON) Trieste, 17 set - COM/AB - Nel libro del giornalista Pierfrancesco De Robertis "La casta invisibile delle Regioni. Costi, sprechi e privilegi", tra gli altri dati e termini di paragone viene preso in considerazione il numero delle leggi licenziate in un anno dai Consigli regionali per stabilire una classifica delle Regioni più o meno virtuose. Il Friuli Venezia Giulia, con i suoi 19 provvedimenti prodotti dall'Aula nel 2011, viene inchiodato alle sue responsabilità di produttore di norme con il contagocce, essendo al penultimo posto della graduatoria nazionale per varo di leggi.

A metterlo in evidenza, in un'interrogazione alla Giunta, è il consigliere regionale del Pdl Piero Camber, al quale appare del tutto evidente come queste classifiche basate su semplici numeri escludano del tutto ogni ricerca sui lavori di studio e preparazione degli articolati e, soprattutto, non considerino il fatto che le nuove disposizioni, quasi sempre, nella loro funzione di innovazione provvedono all'accorpamento, all'abrogazione, all'adeguamento e al rinnovamento di norme preesistenti, favorendo così la mai troppa semplificazione degli ordinamenti vigenti.

A sostegno di quanto affermato, Camber ricorda la legge per l'autonomia dei giovani, di ben 40 articoli, che ha abrogato un'intera legge e otto norme presenti in altre leggi e ne ha modificato altre; ma anche il testo unificato sulla disciplina organica sul volontariato e sulle associazioni di promozione sociale e norme sull'associazionismo, pronto per essere esaminato dall'Aula, che presenta 42 articoli e abrogherà ben 42 norme di una decina di leggi regionali. Senza dimenticare le nuove norme in materia di beni e attività culturali nella Regione Friuli Venezia Giulia, il cosiddetto Testo unico della cultura, che si compone di 56 articoli e prevede l'abrogazione di 8 leggi regionali e 94 norme di molte altre leggi.

Ciò a significare che ogni legge prodotta spesso ne vale molte di più, considerando lo studio necessario, l'approfondimento, la semplificazione.

In considerazione di ciò, Camber chiede al presidente Tondo di intervenire a livello mediatico per arginare, dati alla mano, la campagna denigratoria in atto dell'attività politico amministrativa in generale, e di quella del Friuli Venezia Giulia in particolare.