News


Comm. Province: Pedicini presenta linee per proposta di legge

18.09.2012
17:58
(ACON) Trieste, 18 set - AB - La Commissione speciale per la razionalizzazione delle Province è alle battute conclusive, così il presidente Antonio Pedicini (Pdl) ha presentato un documento contenente le linee guida per la predisposizione di una proposta di legge regionale sull'argomento. Un lavoro articolato, frutto di una serie di considerazioni di base, del quale gli è stato dato merito e che è stato apprezzato da tutti, a prescindere dalle singole e anche diverse posizioni.

Una piattaforma che non minaccia le scelte future delle forze politiche - questa la definizione data da Pedicini - una proposta aperta, sulla quale aprire un dibattito che consenta di arrivare in Aula il prossimo primo ottobre presentando alla comunità regionale qualche cosa di concreto. Una proposta di base che non sconvolge gli equilibri, ma obbliga a pensare e si pone come riferimento per chi nella prossima legislatura, chiunque vinca le elezioni del 2013, possa utilizzarlo per proseguire il cammino.

Pedicini parte dal presupposto che la preoccupazione principale, quando si pensa a un nuovo assetto istituzionale, debba essere quella di dotarsi di un'organizzazione più efficiente, snella, adeguata alle richieste di cittadini e imprese. E in questo caso, anche senza trascurare il fatto che non può essere persa la rappresentazione identitaria di quello che oggi i territori provinciali costituiscono.

Ecco allora che le nuove province dovrebbero corrispondere ad altrettanti ambiti omogenei, secondo gli attuali criteri di unità territoriale, economica, culturale, sociale e identitaria, comprendendo i comuni che già appartengono all'ambito territoriale delle precedenti province di riferimento.

Ma le nuove province - così propone Pedicini - dovrebbero essere enti locali dotati di autonomia statutaria, con funzioni onorifiche e consultive sulle materie già di competenza delle attuali quattro province. Nuove province intese come enti di area vasta, con funzioni consultive obbligatorie in materie specifiche, senza costi perché non dotate di apparati in quanto le attività di segreteria e di funzionamento sarebbero svolte da una apposita struttura costituita presso la direzione regionale delle Autonomie locali.

Questa l'architrave della proposta di Pedicini che, articolata in dieci punti, specifica nel dettaglio gli organi e le modalità di loro nomina attraverso uno statuto, prevede una fase transitoria gestita da un commissario straordinario, specifica i trasferimenti delle funzioni alla Regione e ai Comuni, il trasferimento dei beni delle Province, del loro personale e dei tributi oggi di loro spettanza.

La Commissione speciale si riunirà nuovamente giovedì prossimo (20 settembre), per dar modo ai consiglieri di approfondire il documento all'interno dei loro Gruppi, così da consentire loro di portare un contributo propositivo non solo alla proposta, ma anche più in generale al lavoro che è stato svolto in queste settimane.

(foto, immagini tv)