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PD: Brandolin, più tempo per approfondire Piano governo territorio

18.09.2012
18:09
(ACON) Trieste, 18 set - COM/AB - A Palmanova, su invito del consigliere regionale del PD Giorgio Brandolin e del responsabile forum territorio PD FVG Maurizio Ionico, si sono incontrati più di cento amministratori locali, operatori e tecnici pubblici, esperti e professionisti di urbanistica, per parlare della bozza di progetto di Piano del governo del territorio approvata il 2 agosto scorso dalla Giunta regionale.

Il Piano è, per il Gruppo del PD, uno strumento importante per la tutela dei patrimoni ambientali del Friuli Venezia Giulia, utile a limitare lo spreco e il consumo incontrollato del suolo, e dovrebbe rappresentare, nelle migliori intenzioni, lo strumento di condivisione per il futuro del Friuli Venezia Giulia superando così il PUR (Piano Urbanistico Regionale) del 1978.

E il programma della Giunta regionale del febbraio di quest'anno, proprio per raggiungere l'obiettivo di condivisione e il recepimento di tutte le peculiarità del territorio e della comunità regionali, in continuo movimento dal punto di vista geopolitico, geoeconomico, sociale, antropologico, ambientale, prevedeva un ampio spettro di incontri e coinvolgimenti.

Tutto questo - così Brandolin - è stato stravolto dall'accelerazione improvvisa dell'assessore Riccardi che, smentendo sé stesso a distanza di pochi mesi, per arrivare a un'approvazione definitiva del PGT in periodo pre-elettorale, ha tagliato questo processo di coinvolgimento riducendolo all'ascolto di uno pseudo tavolo tecnico, all'acquisizione dei pareri del CAL e della IV Commissione consiliare regionale e alla convocazione di una seconda assemblea regionale di pianificazione.

In questo modo non solo vengono minimamente coinvolti, ad esempio, gli Enti locali, ma viene completamente tagliata fuori la comunità regionale formata dal mondo delle imprese, delle categorie economiche e delle professioni, che si ritroverà un pacchetto preconfezionato senza possibilità di partecipazione e condivisione.

È inaccettabile - a giudizio di Brandolin - che gli interessi elettorali prevalgano sulle ragioni del confronto, attraverso l'adozione quanto prima possibile di un PGT purchessia. E la bozza adottata, al di là di alcuni principi enunciati e alcune idee di massima sull'applicabilità del Piano, non fornisce agli interessati, soprattutto ai Comuni che sono in prima linea poi per applicare il Piano, le ricette per raggiungere gli obiettivi, togliendo loro di fatto la possibilità di entrare nel merito dei problemi prima dell'approvazione definitiva del Piano.

C'è da chiedersi poi se il Piano ha valore e può funzionare anche in assenza di una nuova legge sull'urbanistica, e una sul riordino degli Enti locali (basti pensare all'area vasta).

Tutti gli interventi - conclude Brandolin - hanno messo in evidenza quindi la necessità di fare le cose meglio e con più tempo per riflettere e raccogliere il contributo di tutti. Perciò, indipendentemente dai Tavoli tecnici e dalla prossima assemblea di pianificazione del 24 settembre, il Gruppo del PD avvierà un approfondimento senza rinunciare, al di là delle procedure amministrative coercitive messe in campo dall'assessore Riccardi, a mettersi in relazione con l'intera comunità regionale, sentendo anche il mondo delle imprese, delle categorie economiche e delle professioni.