PD: Brandolin, più tempo per approfondire Piano governo territorio
(ACON) Trieste, 18 set - COM/AB - A Palmanova, su invito del
consigliere regionale del PD Giorgio Brandolin e del responsabile
forum territorio PD FVG Maurizio Ionico, si sono incontrati più
di cento amministratori locali, operatori e tecnici pubblici,
esperti e professionisti di urbanistica, per parlare della bozza
di progetto di Piano del governo del territorio approvata il 2
agosto scorso dalla Giunta regionale.
Il Piano è, per il Gruppo del PD, uno strumento importante per la
tutela dei patrimoni ambientali del Friuli Venezia Giulia, utile
a limitare lo spreco e il consumo incontrollato del suolo, e
dovrebbe rappresentare, nelle migliori intenzioni, lo strumento
di condivisione per il futuro del Friuli Venezia Giulia superando
così il PUR (Piano Urbanistico Regionale) del 1978.
E il programma della Giunta regionale del febbraio di quest'anno,
proprio per raggiungere l'obiettivo di condivisione e il
recepimento di tutte le peculiarità del territorio e della
comunità regionali, in continuo movimento dal punto di vista
geopolitico, geoeconomico, sociale, antropologico, ambientale,
prevedeva un ampio spettro di incontri e coinvolgimenti.
Tutto questo - così Brandolin - è stato stravolto
dall'accelerazione improvvisa dell'assessore Riccardi che,
smentendo sé stesso a distanza di pochi mesi, per arrivare a
un'approvazione definitiva del PGT in periodo pre-elettorale, ha
tagliato questo processo di coinvolgimento riducendolo
all'ascolto di uno pseudo tavolo tecnico, all'acquisizione dei
pareri del CAL e della IV Commissione consiliare regionale e alla
convocazione di una seconda assemblea regionale di pianificazione.
In questo modo non solo vengono minimamente coinvolti, ad
esempio, gli Enti locali, ma viene completamente tagliata fuori
la comunità regionale formata dal mondo delle imprese, delle
categorie economiche e delle professioni, che si ritroverà un
pacchetto preconfezionato senza possibilità di partecipazione e
condivisione.
È inaccettabile - a giudizio di Brandolin - che gli interessi
elettorali prevalgano sulle ragioni del confronto, attraverso
l'adozione quanto prima possibile di un PGT purchessia. E la
bozza adottata, al di là di alcuni principi enunciati e alcune
idee di massima sull'applicabilità del Piano, non fornisce agli
interessati, soprattutto ai Comuni che sono in prima linea poi
per applicare il Piano, le ricette per raggiungere gli obiettivi,
togliendo loro di fatto la possibilità di entrare nel merito dei
problemi prima dell'approvazione definitiva del Piano.
C'è da chiedersi poi se il Piano ha valore e può funzionare anche
in assenza di una nuova legge sull'urbanistica, e una sul
riordino degli Enti locali (basti pensare all'area vasta).
Tutti gli interventi - conclude Brandolin - hanno messo in
evidenza quindi la necessità di fare le cose meglio e con più
tempo per riflettere e raccogliere il contributo di tutti.
Perciò, indipendentemente dai Tavoli tecnici e dalla prossima
assemblea di pianificazione del 24 settembre, il Gruppo del PD
avvierà un approfondimento senza rinunciare, al di là delle
procedure amministrative coercitive messe in campo dall'assessore
Riccardi, a mettersi in relazione con l'intera comunità
regionale, sentendo anche il mondo delle imprese, delle categorie
economiche e delle professioni.