IV Comm: passaggio dell'OSMER alla Protezione civile
(ACON) Trieste, 19 set - AB - La IV Commissione del Consiglio
regionale, presieduta da Alessandro Colautti (Pdl) ha affrontato,
assieme al vicepresidente della Giunta Luca Ciriani e
all'assessore Sandra Savino, la questione relativa al passaggio
dell'OSMER dall'ARPA all'interno della Protezione civile,
disposizione contenuta in un articolo stralciato dalle variazioni
di bilancio dello scorso luglio per essere approfondita.
Così Ciriani, che ha la delega alla Protezione civile, ha subito
precisato che questa operazione è un atto obbligatorio e più
volte sollecitato dal prefetto Franco Gabrielli, che guida il
Dipartimento della Protezione civile nazionale che fa capo alla
Presidenza del Consiglio dei ministri.
Le previsioni del tempo devono essere incardinate nella
Protezione civile, alla quale spetta l'allerta meteo 24 ore su 24
oltre a dover dettagliare gli effetti al suolo delle modifiche
meteorologiche. Una questione delicata, della quale Ciriani ha la
responsabilità penale e, quello che è più importante,
dell'incolumità dei cittadini.
Riorganizzare l'attività all'interno della Protezione civile - ha
ribadito Ciriani - non significa chiudere l'OSMER, che è uno dei
fiori all'occhiello di questa regione, e i dipendenti che hanno
un diverso contratto non subiranno alcun danno.
È fondamentale - gli ha fatto eco Guglielmo Berlasso, direttore
della Protezione civile regionale - la tempestività della
prevenzione per poter allertare i sindaci, che a loro volta
allertano la popolazione. Qualche volta volta anche un'ora, anche
mezz'ora possono fare la differenza. È questo lo scopo del
trasferimento dell'OSMER.
Fulvio Daris, direttore tecnico-scientifico dell'ARPA, ha parlato
di Protezione civile e OSMER come di due eccellenze che avranno
la possibilità di operare in piena sintonia, a patto che l'OSMER
non venga spezzettato e rimanga strutturato nella sua interezza.
Gli aspetti finanziari sono stati quindi evidenziati
dall'assessore Savino, che ha comunque parlato di un servizio
utile per diverse direzioni regionali, avendo le previsioni meteo
incidenza su molteplici settori. L'operazione genererà risparmi
con la razionalizzazione dei costi di esercizio.
A seguire un dibattito, nel corso del quale Stefano Pustetto
(SA-SEL) ha affermato che la direttiva del prefetto non obbliga
ma offre questa come soluzione possibile, mentre Gianfranco
Moretton, Franco Brussa e Mauro Travanut (PD) si sono
raccomandati che siano garantiti chiarezza dei compiti,
funzionalità e continuità alle strutture affinché un domani non
possano insorgere conflitti di attribuzioni. Maurizio Salvador
(UDC) ha chiesto chiarimenti su come si rapporta questa
operazione con la legge nazionale 100 del 12 luglio scorso che
prevede un servizio meteorologico nazionale e Piero Colussi
(Citt) ha voluto sapere dei rapporti e delle collaborazioni
finora intercorse tra Protezione civile e OSMER.
Da ultimo Stefano Micheletti, della direzione dell'OSMER, ha
tracciato un profilo delle attività svolte dall'osservatorio
meteorologico regionale, ha fornito un quadro su personale e
attrezzature e ha auspicato il mantenimento della struttura senza
ripartizioni fra più amministrazioni.
(foto, immagini tv)