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PD: Lupieri, riforma Tondo della sanità dannosa e impresentabile

20.09.2012
16:23
(ACON) Trieste, 20 set - COM/AB - La proposta di riforma della sanità targata Tondo è inaccettabile, impresentabile, da rimandare al mittente, dannosa e quindi non emendabile, in quanto va a scardinare un sistema sanitario costruito finora in modo trasversale con grande attenzione, e non affronta soprattutto i nodi centrali del servizio sanitario regionale.

Lo afferma Sergio Lupieri, consigliere regionale del PD e vicepresidente III Commissione sanità, che aggiunge.

Infatti, non si mette mano al riordino della rete ospedaliera regionale, indispensabile per migliorare il sistema, e si riduce il numero dei distretti, dei dipartimenti della prevenzione, delle dipendenze e della salute mentale, proprio ora che cresce la domanda di salute dei cittadini sul territorio con l'allungamento della vita e l'aumento delle malattie croniche.

Si tratta di una non riforma, spot elettorale del presidente, che giunge a fine legislatura e che dovrebbe concretizzarsi nel 2014/2015. Quindi per il presidente Tondo il mondo è rimasto fermo al 2006, basandosi i suoi riferimenti normativi sui dati dello studio Bocconi di allora, senza considerare il cambiamento epidemiologico della popolazione e la nuova situazione sociosanitaria che si è creata.

Nei suoi 5 anni di amministrazione regionale non c'è stata nessuna manutenzione della sanità, né ordinaria né straordinaria, e ora si rimanda tutto al 2015, quasi che i problemi di salute dei cittadini possano continuare ad attendere e non abbiano bisogno di risposte immediate.

Una proposta che va a ricercare risparmi modesti riducendo qualche figura apicale, senza incidere sui nodi centrali quali l'appropriatezza, le economie di scala attraverso il DSC (Dipartimento servizi condivisi), la prevenzione, i percorsi diagnostico terapeutici aggiornati e adeguati, e un sistema che sappia chi fa cosa con ospedali di eccellenza per le acuzie e una rete territoriale potenziata per favorire l'assistenza domiciliare e residenziale.

Si riducono inoltre le aziende territoriali e si lasciano inalterate quelle ospedaliere, proprio quando la spending review nazionale costringe la Regione a fare in maniera affrettata quella riduzione dei posti letto che in 5 anni la Giunta Tondo non ha mai avviato.

Il presidente Tondo annuncia poi che sono da collegare alla sua riforma sanitaria il Piano oncologico, il Piano materno infantile, il Piano della riabilitazione e altri progetti obiettivo, che comunque non ha realizzato durante la sua amministrazione, e che così rimanda ulteriormente continuando a praticare la politica degli annunci spot e delle cose da fare. Nulla infine riguardo al sistema di governo complessivo del servizio sanitario regionale, tutt'oggi acefalo e senza cabina di regia, tanto da essere paralizzato.