PD: Lupieri, riforma Tondo della sanità dannosa e impresentabile
(ACON) Trieste, 20 set - COM/AB - La proposta di riforma della
sanità targata Tondo è inaccettabile, impresentabile, da
rimandare al mittente, dannosa e quindi non emendabile, in quanto
va a scardinare un sistema sanitario costruito finora in modo
trasversale con grande attenzione, e non affronta soprattutto i
nodi centrali del servizio sanitario regionale.
Lo afferma Sergio Lupieri, consigliere regionale del PD e
vicepresidente III Commissione sanità, che aggiunge.
Infatti, non si mette mano al riordino della rete ospedaliera
regionale, indispensabile per migliorare il sistema, e si riduce
il numero dei distretti, dei dipartimenti della prevenzione,
delle dipendenze e della salute mentale, proprio ora che cresce
la domanda di salute dei cittadini sul territorio con
l'allungamento della vita e l'aumento delle malattie croniche.
Si tratta di una non riforma, spot elettorale del presidente, che
giunge a fine legislatura e che dovrebbe concretizzarsi nel
2014/2015. Quindi per il presidente Tondo il mondo è rimasto
fermo al 2006, basandosi i suoi riferimenti normativi sui dati
dello studio Bocconi di allora, senza considerare il cambiamento
epidemiologico della popolazione e la nuova situazione
sociosanitaria che si è creata.
Nei suoi 5 anni di amministrazione regionale non c'è stata
nessuna manutenzione della sanità, né ordinaria né straordinaria,
e ora si rimanda tutto al 2015, quasi che i problemi di salute
dei cittadini possano continuare ad attendere e non abbiano
bisogno di risposte immediate.
Una proposta che va a ricercare risparmi modesti riducendo
qualche figura apicale, senza incidere sui nodi centrali quali
l'appropriatezza, le economie di scala attraverso il DSC
(Dipartimento servizi condivisi), la prevenzione, i percorsi
diagnostico terapeutici aggiornati e adeguati, e un sistema che
sappia chi fa cosa con ospedali di eccellenza per le acuzie e una
rete territoriale potenziata per favorire l'assistenza
domiciliare e residenziale.
Si riducono inoltre le aziende territoriali e si lasciano
inalterate quelle ospedaliere, proprio quando la spending review
nazionale costringe la Regione a fare in maniera affrettata
quella riduzione dei posti letto che in 5 anni la Giunta Tondo
non ha mai avviato.
Il presidente Tondo annuncia poi che sono da collegare alla sua
riforma sanitaria il Piano oncologico, il Piano materno
infantile, il Piano della riabilitazione e altri progetti
obiettivo, che comunque non ha realizzato durante la sua
amministrazione, e che così rimanda ulteriormente continuando a
praticare la politica degli annunci spot e delle cose da fare.
Nulla infine riguardo al sistema di governo complessivo del
servizio sanitario regionale, tutt'oggi acefalo e senza cabina di
regia, tanto da essere paralizzato.