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PD: Codega, su modalità online scuola e famiglie impreparate

21.09.2012
12:45
(ACON) Trieste, 21 set - COM/AB - Il decreto sulla spending review la fa facile: all'articolo 7, commi 27-32, dispone la "dematerializzazione delle procedure amministrative in materia di istruzione": a decorrere dall'anno scolastico in corso pertanto le iscrizioni agli anni successivi avverranno solo in modalità online, le pagelle degli alunni saranno redatte solo in formato elettronico.

E fin qui tutto va bene, commenta il consigliere regionale del PD Franco Codega, che poi aggiunge.

Ma quando si parla di rendere disponibili le pagelle elettroniche alle famiglie in formato elettronico o sul web, le cose incominciano a farsi più complicate. Non tutte le famiglie infatti sono collegate in rete, come ben si sa. Più complicato ancora sarà l'adozione, ivi prevista, dei registri online e delle comunicazioni alle famiglie. Ciò presuppone almeno una cosa che ora non c'è: la possibilità di utilizzo di un personal computer da parte di ogni docente, perché da quest'anno quello sarà il suo registro.

Non solo, ma anche il possesso del software necessario e la capacità di utilizzarlo, assicurando anche sistemi di sicurezza per la privacy di famiglie e studenti.

Ma diamo una occhiata alle nostra scuole: tutto questo ora non c'è. Né computer, né tanto meno le competenze. Da qui la necessità di un intervento straordinario, sia in strumentazione che in formazione dei docenti all'utilizzo informatico dei registri. E poiché le scuole sono come gli alunni dell'art. 34 della nostra Costituzione "meritevoli ma privi di mezzi", urge un intervento di chi qualche disponibilità di risorse in più può avere, e cioè la Regione.

La nostra Regione - conclude Codega - disponga pertanto con urgenza un intervento straordinario per dotare le nostre scuole di tutto ciò che è necessario: l'acquisto di alcune decine di personal computer per ogni scuola, il reperimento del software e, soprattutto, il finanziamento di corsi di formazione per docenti, in modo da renderli abili all'utilizzo dei nuovi programmi. Altrimenti la "dematerializzazione delle procedure amministrative" sarà lettera morta. Resterà soltanto la "dematerializzazione" degli interventi della Regione, incapace a rispondere alla sfida dei tempi e a rendere lettera viva le leggi dello Stato.