PD: Codega, su modalità online scuola e famiglie impreparate
(ACON) Trieste, 21 set - COM/AB - Il decreto sulla spending
review la fa facile: all'articolo 7, commi 27-32, dispone la
"dematerializzazione delle procedure amministrative in materia di
istruzione": a decorrere dall'anno scolastico in corso pertanto
le iscrizioni agli anni successivi avverranno solo in modalità
online, le pagelle degli alunni saranno redatte solo in formato
elettronico.
E fin qui tutto va bene, commenta il consigliere regionale del PD
Franco Codega, che poi aggiunge.
Ma quando si parla di rendere disponibili le pagelle elettroniche
alle famiglie in formato elettronico o sul web, le cose
incominciano a farsi più complicate. Non tutte le famiglie
infatti sono collegate in rete, come ben si sa. Più complicato
ancora sarà l'adozione, ivi prevista, dei registri online e delle
comunicazioni alle famiglie. Ciò presuppone almeno una cosa che
ora non c'è: la possibilità di utilizzo di un personal computer
da parte di ogni docente, perché da quest'anno quello sarà il suo
registro.
Non solo, ma anche il possesso del software necessario e la
capacità di utilizzarlo, assicurando anche sistemi di sicurezza
per la privacy di famiglie e studenti.
Ma diamo una occhiata alle nostra scuole: tutto questo ora non
c'è. Né computer, né tanto meno le competenze. Da qui la
necessità di un intervento straordinario, sia in strumentazione
che in formazione dei docenti all'utilizzo informatico dei
registri. E poiché le scuole sono come gli alunni dell'art. 34
della nostra Costituzione "meritevoli ma privi di mezzi", urge un
intervento di chi qualche disponibilità di risorse in più può
avere, e cioè la Regione.
La nostra Regione - conclude Codega - disponga pertanto con
urgenza un intervento straordinario per dotare le nostre scuole
di tutto ciò che è necessario: l'acquisto di alcune decine di
personal computer per ogni scuola, il reperimento del software e,
soprattutto, il finanziamento di corsi di formazione per docenti,
in modo da renderli abili all'utilizzo dei nuovi programmi.
Altrimenti la "dematerializzazione delle procedure
amministrative" sarà lettera morta. Resterà soltanto la
"dematerializzazione" degli interventi della Regione, incapace a
rispondere alla sfida dei tempi e a rendere lettera viva le leggi
dello Stato.