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UAR: Rosolen, iniquo canone Rai per i Bed and Breakfast

25.09.2012
12:39
(ACON) Trieste, 24 set - COM/AB - Il consigliere regionale di Un'Altra Regione, Alessia Rosolen, ha presentato un'interrogazione "per porre rimedio all'iniqua richiesta della RAI nei confronti dei titolari dei Bed and Breakfast della nostra regione. Numerose segnalazioni ci sono pervenute in merito alla richiesta della RAI di pagamento di un abbonamento speciale, in quanto possessori di apparecchi atti alla ricezione di trasmissioni radio televisive".

"I Bed and Breakfast non sono considerati esercizi pubblici, operando saltuariamente l'ospitalità in casa e gli stessi non sono neanche soggetti a partita IVA in quanto i redditi provenienti da tale attività possono essere dichiarati su modello 730 e 740. Mettere un televisore in camera significa dare un servizio in linea con le attuali esigenze del mercato turistico, ma non significa affatto ricavarne profitto in maniera continuativa proponendo eventi che richiamano un pubblico che ha solamente l'esigenza di dormire, fare una ricca colazione e partire alla scoperta delle nostre attrazioni turistiche regionali".

"La richiesta all'assessore Seganti - precisa Alessia Rosolen - è quindi di intervenire nei confronti della RAI per chiarire la situazione ed eventualmente, qualora ciò non fosse possibile a livello centrale, di prevedere un contributo una tantum ai titolari per abbattere il costo della tassa".

"La legge regionale 13/2010 ha sì finanziato con 600.000 euro la dotazione per i contributi all'attività dei Bed and Breakfast - conclude Rosolen - ma ha anche previsto che detti finanziamenti possono essere concessi in Comuni con popolazione non superiore a 15.000 abitanti, lasciando fuori il capoluogo regionale, Trieste, ma anche Gorizia, Udine e Pordenone. Alla luce di ciò, chiedo all'assessore Seganti di intervenire in aiuto a questa categoria di cittadini in un momento di grande crisi economica e contestuale tassazione a livelli ormai improponibili".