UAR: Rosolen, iniquo canone Rai per i Bed and Breakfast
(ACON) Trieste, 24 set - COM/AB - Il consigliere regionale di
Un'Altra Regione, Alessia Rosolen, ha presentato
un'interrogazione "per porre rimedio all'iniqua richiesta della
RAI nei confronti dei titolari dei Bed and Breakfast della nostra
regione. Numerose segnalazioni ci sono pervenute in merito alla
richiesta della RAI di pagamento di un abbonamento speciale, in
quanto possessori di apparecchi atti alla ricezione di
trasmissioni radio televisive".
"I Bed and Breakfast non sono considerati esercizi pubblici,
operando saltuariamente l'ospitalità in casa e gli stessi non
sono neanche soggetti a partita IVA in quanto i redditi
provenienti da tale attività possono essere dichiarati su modello
730 e 740. Mettere un televisore in camera significa dare un
servizio in linea con le attuali esigenze del mercato turistico,
ma non significa affatto ricavarne profitto in maniera
continuativa proponendo eventi che richiamano un pubblico che ha
solamente l'esigenza di dormire, fare una ricca colazione e
partire alla scoperta delle nostre attrazioni turistiche
regionali".
"La richiesta all'assessore Seganti - precisa Alessia Rosolen - è
quindi di intervenire nei confronti della RAI per chiarire la
situazione ed eventualmente, qualora ciò non fosse possibile a
livello centrale, di prevedere un contributo una tantum ai
titolari per abbattere il costo della tassa".
"La legge regionale 13/2010 ha sì finanziato con 600.000 euro la
dotazione per i contributi all'attività dei Bed and Breakfast -
conclude Rosolen - ma ha anche previsto che detti finanziamenti
possono essere concessi in Comuni con popolazione non superiore a
15.000 abitanti, lasciando fuori il capoluogo regionale, Trieste,
ma anche Gorizia, Udine e Pordenone. Alla luce di ciò, chiedo
all'assessore Seganti di intervenire in aiuto a questa categoria
di cittadini in un momento di grande crisi economica e
contestuale tassazione a livelli ormai improponibili".