CR: legge energia, il provvedimento e i relatori (4)
(ACON) Trieste, 25 set - AB - Al testo base dalla Giunta che
contiene norme in materia di energia e distribuzione dei
carburanti, sono stati abbinati una proposta di legge che
riguarda l'installazione di impianti di produzione di energia
elettrica e di impianti fotovoltaici a terra e alcune norme sulle
autorizzazioni per l'installazione di impianti solari e
fotovoltaici.
Così all'Aula consiliare hanno riferito, come relatori di
maggioranza Roberto Asquini (Misto), Alessandro Colautti (Pdl) ed
Enore Picco (LN), e di minoranza Stefano Pustetto (SA-SEL) e
Giorgio Brandolin (PD).
Il testo di sintesi proposto dalla IV Commissione è formato da 55
articoli, che toccano norme in materia di energia, all'interno
delle quali troviamo le specifiche sulla programmazione
energetica, gli accordi e le intese con lo Stato, i provvedimenti
autorizzativi e le sanzioni; si passa quindi agli articoli che
riguardano la distribuzione dei carburanti, dove si presta
attenzione agli impianti della rete stradale, autostradale e ad
altri impianti che possono essere a uso privato o per natanti,
nonché alla sicurezza sanitaria e ambientale e a norme tecniche
specifiche per gli impianti di distribuzione.
La sezione dedicata all'energia è giudicata buona da Asquini,
anche se vi è la necessità di un articolo-obiettivo che consenta
alla Giunta, in determinate circostanze, di definire prioritaria
una specifica opera energetica e conseguentemente di evitare veti
e dispetti da parte di una miriade di enti locali, anche
piccolissimi, e persino di comitati del no.
Volendo fornire una puntuale legislazione di settore evitando
regolamenti che avrebbero potuto vanificare gli obiettivi della
semplificazione e dell'efficacia dell'azione amministrativa, ha
quindi rimarcato Colautti, la legge si presenta a forte
connotazione procedurale, ma rivolge anche particolare attenzione
agli aspetti pianificatori e di attuazione delle politiche
energetiche e introduce nuovi strumenti di programmazione
energetica.
La legge, per Picco, costituisce uno strumento anticrisi molto
efficace, perché coniuga l'esigenza di sostenere economicamente
le famiglie alla necessità di investire sul risparmio energetico
e il rispetto dell'ambiente. La Regione promuoverà l'uso
efficiente e razionale dell'energia, il risparmio,
l'incentivazione delle fonti rinnovabili, la razionalizzazione
delle infrastrutture, l'incremento qualitativo del sistema
energetico.
Siamo di fronte a norme, per Pustetto, che talvolta limitano il
legittimo dissenso di intere comunità. Un provvedimento che manca
di una visione generale sui problemi strutturali, di norme capaci
di stimolare l'efficienza energetica e l'utilizzo di fonti
rinnovabili. Ciò renderà la Regione più vulnerabile al ricatto
più o meno esplicito di quelle industrie che mettono in relazione
i posti di lavoro con la fornitura di energia a prezzi più
contenuti.
Se la legge intende ridefinire e ripartire le competenze
autorizzative sugli impianti di produzione di energia elettrica,
di lavorazione e stoccaggio di oli minerali, di rigassificazione
e su infrastrutture lineari energertiche come elettrodotti e
gasdotti, questa una delle critiche di Brandolin, purtroppo
ancora una volta non ha saputo evitare la frammentazione di
competenze tra Comuni, Province e Regione.
(immagini tv)
(segue)