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CR: legge energia, il provvedimento e i relatori (4)

25.09.2012
16:23
(ACON) Trieste, 25 set - AB - Al testo base dalla Giunta che contiene norme in materia di energia e distribuzione dei carburanti, sono stati abbinati una proposta di legge che riguarda l'installazione di impianti di produzione di energia elettrica e di impianti fotovoltaici a terra e alcune norme sulle autorizzazioni per l'installazione di impianti solari e fotovoltaici.

Così all'Aula consiliare hanno riferito, come relatori di maggioranza Roberto Asquini (Misto), Alessandro Colautti (Pdl) ed Enore Picco (LN), e di minoranza Stefano Pustetto (SA-SEL) e Giorgio Brandolin (PD).

Il testo di sintesi proposto dalla IV Commissione è formato da 55 articoli, che toccano norme in materia di energia, all'interno delle quali troviamo le specifiche sulla programmazione energetica, gli accordi e le intese con lo Stato, i provvedimenti autorizzativi e le sanzioni; si passa quindi agli articoli che riguardano la distribuzione dei carburanti, dove si presta attenzione agli impianti della rete stradale, autostradale e ad altri impianti che possono essere a uso privato o per natanti, nonché alla sicurezza sanitaria e ambientale e a norme tecniche specifiche per gli impianti di distribuzione.

La sezione dedicata all'energia è giudicata buona da Asquini, anche se vi è la necessità di un articolo-obiettivo che consenta alla Giunta, in determinate circostanze, di definire prioritaria una specifica opera energetica e conseguentemente di evitare veti e dispetti da parte di una miriade di enti locali, anche piccolissimi, e persino di comitati del no.

Volendo fornire una puntuale legislazione di settore evitando regolamenti che avrebbero potuto vanificare gli obiettivi della semplificazione e dell'efficacia dell'azione amministrativa, ha quindi rimarcato Colautti, la legge si presenta a forte connotazione procedurale, ma rivolge anche particolare attenzione agli aspetti pianificatori e di attuazione delle politiche energetiche e introduce nuovi strumenti di programmazione energetica.

La legge, per Picco, costituisce uno strumento anticrisi molto efficace, perché coniuga l'esigenza di sostenere economicamente le famiglie alla necessità di investire sul risparmio energetico e il rispetto dell'ambiente. La Regione promuoverà l'uso efficiente e razionale dell'energia, il risparmio, l'incentivazione delle fonti rinnovabili, la razionalizzazione delle infrastrutture, l'incremento qualitativo del sistema energetico.

Siamo di fronte a norme, per Pustetto, che talvolta limitano il legittimo dissenso di intere comunità. Un provvedimento che manca di una visione generale sui problemi strutturali, di norme capaci di stimolare l'efficienza energetica e l'utilizzo di fonti rinnovabili. Ciò renderà la Regione più vulnerabile al ricatto più o meno esplicito di quelle industrie che mettono in relazione i posti di lavoro con la fornitura di energia a prezzi più contenuti.

Se la legge intende ridefinire e ripartire le competenze autorizzative sugli impianti di produzione di energia elettrica, di lavorazione e stoccaggio di oli minerali, di rigassificazione e su infrastrutture lineari energertiche come elettrodotti e gasdotti, questa una delle critiche di Brandolin, purtroppo ancora una volta non ha saputo evitare la frammentazione di competenze tra Comuni, Province e Regione.

(immagini tv)

(segue)