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PD: Brussa, su carburanti e distributori risposte inadeguate

27.09.2012
17:28
(ACON) Trieste, 27 set - COM/MPB - "Ancora una volta questa maggioranza, al di là delle parole, non ha saputo o voluto dare una risposta di alto profilo, per quanto riguarda l'ammodernamento della rete dei distributori di carburante, prevedendo norme certe per eliminare quelli obsoleti o pericolosi. Nello stesso tempo, non è stato ancora reso possibile l'acquisto di carburante, a prezzo scontato, per i cittadini di questa regione, quando i distributori, pur chiusi per riposo o di notte, sono in funzione".

È quanto afferma il Consigliere regionale del Partito Democratico Franco Brussa a proposito della legge su energia e impianti di distribuzione di carburanti.

"Non si è voluto poi neppure cogliere l'occasione di questa legge che rappresenta, a detta dei proponenti, una sorta di testo unico in materia, per una rivisitazione delle norme sui carburanti alla luce degli scarsi risultati che sta ottenendo quella legge, considerata la fuga degli automobilisti della regione verso la vicina Slovenia.

"Una legge che - ricorda Brussa - vede inopinatamente ancora esclusi dal massimo sconto ben quattro comuni della provincia di Gorizia.

"Eppure - afferma - se ci fosse la volontà le soluzioni potrebbero essere trovate, nell'ottica di invertire questa situazione che comunque costa alle casse regionali diversi milioni di euro al mese, sia in termini di contributi erogati, che di mancati introiti dalle accise, che in questi ultimi anni sono drasticamente diminuite.

"Una delle soluzioni che si dovrebbe avere il coraggio di assumere sarebbe - a detta dell'esponente PD - è quella di suddividere il Friuli Venezia Giulia non come oggi, con comuni beneficiati a macchia di leopardo, in due sole fasce assegnando il maggior sconto solo a quei comuni rientranti in una fascia di 20 km dal confine di Stato.

"Ciò, oltre che costituire un elemento di comprensibile leggibilità e credibilità della legge - conclude il consigliere - consentirebbe, senza costi aggiuntivi, di intervenire con sconti ancora più elevati verso questi comuni, riuscendo così a invertire la tendenza del pieno fuori regione e favorendo conseguentemente un rientro economico per la Regione".