Citt: Colussi, RFI non dismetta i raccordi industriali
(ACON) Trieste, 27 set - COM/MPB - In risposta
all'interrogazione del consigliere regionale Piero Colussi
(Cittadini-Libertà Civica), che chiedeva alla Giunta cosa
intendesse fare per scongiurare la dismissione del raccordo
ferroviario della Società di macinazione pordenonese, l'assessore
ai trasporti Riccardo Riccardi ha condiviso la grande
preoccupazione per le scelte di RFI che, ormai da anni, tende
alla dismissione di attività/infrastrutture che non garantiscono
la sostenibilità economica.
Questo è il contesto in cui, secondo l'assessore, si inserisce la
prospettata chiusura del raccordo della storica società di
Macinazione Zuzzi che non è, secondo valutazioni della stessa
RFI, in grado di movimentare la soglia minima di 500 carri l'anno
necessaria per assicurare la continuazione del servizio.
Nonostante la Regione non abbia gli strumenti per costringere RFI
a recedere dalla propria decisione, Riccardi ha espresso
l'intenzione da parte dell'Amministrazione regionale di avviare
un processo di razionalizzazione con la concentrazione della
gestione dei raccordi in alcune specifiche zone industriali.
Per quanto riguarda la realtà pordenonese vi sarebbe pertanto la
necessità di trasferire nell'Interporto di Villanova l'attività
di raccolta e spedizione dei carri ferroviari.
"Si tratta di belle intenzioni che chissà quando troveranno
concreta realizzazione - ha replicato Colussi. È invece
necessario che la Regione intervenga su Trenitalia e RFI per
impedire l'opera di progressivo smantellamento in atto della rete
ferroviaria regionale. Un esempio concreto di questa volontà è
rappresentato senz'altro dalla chiusura ingiustificata della
linea Sacile-Gemona e dall'aumento dei canoni di connessione dei
raccordi industriali della regione. Aumento economicamente
insostenibile, che ha costretto ben 54 imprese del Friuli Venezia
Giulia a sottoscrivere un documento di protesta contro RFI,
documento condiviso anche dall'assessore Riccardi che ritiene
trattarsi "di una questione politica".
"Sulla vicenda della chiusura della ferrovia Pedemontana
purtroppo - ha commentato Colussi - è sceso da giorni un silenzio
assordante che non lascia presagire nulla di buono".
L'assessore Riccardi ha poi ricordato di aver da pochi giorni
scritto a RFI per chiedere ragione di quella scelta e di essere
in attesa della risposta.
"Troppo poco - secondo il consigliere Colussi - perché è chiaro
che RFI non ha nessuna intenzione di farsi carico delle spese per
la messa in sicurezza della tratta, spese che ammonterebbero - il
condizionale è d'obbligo - a più di un milione di euro".
Su un punto Colussi e Riccardi si sono dimostrati d'accordo,
sulla la necessità di prevedere la regionalizzazione delle linee
secondarie della rete ferroviaria del Friuli Venezia Giulia.
Cessione della rete ferroviaria alla Regione - che già gestisce
la linea Cividale-Udine - a patto però che avvenga senza alcun
onere".