News


Citt: Alunni Barbarossa, superare le Province e rivedere il sistema

27.09.2012
18:02
(ACON) Trieste, 27 set - COM/AB - Sull'attività condotta in questi due mesi dalla Commissione speciale per la razionalizzazione delle Province ritengo doveroso, prima del giudizio sulle linee guida proposte, manifestare un sincero apprezzamento per il metodo e la serietà con cui i lavori si sono svolti.

Ad affermarlo è Stefano Alunni Barbarossa (Cittadini-Libertà Civica), che riconosce come il metodo abbia condotto tutte le forze politiche a una maggiore consapevolezza dei margini di manovra per giungere a una riforma dell'ordinamento delle Autonomie locali. È soprattutto per queste ragioni che non c'è stata opposizione da parte del nostra Gruppo alla richiesta di spostare a fine ottobre il termine per relazionare all'Aula circa i lavori della Commissione.

Ma dubitiamo fortemente che questo slittamento possa portare a superare la situazione di stallo in cui si trova la Commissione, chiamata a discutere su una bozza di linee guida di riforma che non trova l'accordo delle forze politiche.

Cittadini-Libertà Civica ha manifestato un parere contrario sull'ipotesi emersa in Commissione di mantenere in vita le attuali Province. Ridurne le attribuzioni, oltre che a un'improbabile funzione onorifica, alla mera espressione di pareri sulle materie su cui oggi ha competenza diretta e prevedere che i suoi organi non siano più eletti direttamente dai cittadini è francamente una soluzione non condivisibile, che pare dettata dalla sola esigenza di non mantenere la nostra Regione inerte di fronte alla richiesta, non sempre coerente, dello Stato di procedere a una riforma delle Province.

La riforma dell'ordinamento locale è urgente prima di tutto per rendere un servizio più adeguato ai cittadini della regione e dunque non deve limitarsi alle sole Province, ma deve necessariamente riguardare anche il ruolo della Regione.

Nell'ambito dunque di una riforma di sistema, riteniamo siano maturate le condizioni per il superamento delle Province in consonanza con la convinzione sempre espressa dal nostro movimento di incardinare il governo della comunità regionale sui Comuni e sulle forme associative degli stessi, adeguate ad affrontare il tema del coordinamento e della programmazione degli interventi di area vasta.