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PD: Brandolin su cessione quote società gestione Aeroporto FVG SpA

30.09.2012
14:45
(ACON) Trieste, 30 set - COM/AB - Nell'ultima seduta del Consiglio regionale - evidenzia il consigliere regionale del PD Giorgio Brandolin - ho formulato un'interrogazione all'assessore ai trasporti Riccardo Riccardi per cercare di far luce sulla vicenda del bando che la Regione ha emesso per cedere parte delle quote della società di gestione "Aeroporto FVG SpA". Lo scorso 15 settembre, infatti, è scaduto il termine per la presentazione della manifestazione di interesse della procedura a evidenza pubblica per la ricerca di un socio tramite permuta di quote azionarie della società Aeroporto FVG SpA, e due giorni dopo, il 17, l'assessore Riccardi già annunciava che SAVE, unico partecipante, sarebbe stato il nuovo partner della Regione per gestire l'aeroporto. A parte i dubbi sulla tempistica della dichiarazione, visto che la manifestazione di interesse è la prima fase della procedura, è nelle successive due fasi che si entra nei dettagli delle caratteristiche dell'offerta, tra cui il piano industriale. Nel caso l'offerta non corrispondesse alle aspettative, potrebbe non essere aggiudicata.

Brandolin però rileva che vi è anche un altro aspetto a destare dubbi: requisito essenziale già per l'ammissione alla procedura è il possesso di "azioni proprie", il cui acquisto e costituzione di "azioni proprie in portafoglio" richiede un iter procedurale lungo e complesso. Cosa che potrebbe aver escluso, di fatto, da ben principio eventuali altri partecipanti, visto che il bando dava solo un mese di tempo per presentare l'offerta. L'Amministrazione regionale ha inoltre scelto di procedere alla cessione con la permuta di quote del pacchetto azionario, come si capisce dalla risposta fornita dall'assessore Riccardi in Aula, rinunciando all'incasso immediato del valore delle quote cedute, per entrare in SAVE con una quota che potrebbe essere attorno al 3% e un posto nel CdA. Il consigliere del PD lamenta il fatto che l'assessore Riccardi abbia scelto di eludere la domanda, invece di rispondere puntualmente, parlando anche giustamente del tentativo di individuare un partner strategico per creare un network aeroportuale sinergico con Ronchi dei Legionari, cosa condivisibile, ma non abbia spiegato come mai la procedura scelta ha di fatto escluso potenziali concorrenti visto che nessuno, tranne SAVE, ha presentato un'offerta. Probabilmente anche perché era difficile avere in breve tempo i requisiti per partecipare alla gara. Non resta dunque che attendere cosa propone SAVE con la fase due.