PD: Brandolin su cessione quote società gestione Aeroporto FVG SpA
(ACON) Trieste, 30 set - COM/AB - Nell'ultima seduta del
Consiglio regionale - evidenzia il consigliere regionale del PD
Giorgio Brandolin - ho formulato un'interrogazione all'assessore
ai trasporti Riccardo Riccardi per cercare di far luce sulla
vicenda del bando che la Regione ha emesso per cedere parte delle
quote della società di gestione "Aeroporto FVG SpA".
Lo scorso 15 settembre, infatti, è scaduto il termine per la
presentazione della manifestazione di interesse della procedura a
evidenza pubblica per la ricerca di un socio tramite permuta di
quote azionarie della società Aeroporto FVG SpA, e due giorni
dopo, il 17, l'assessore Riccardi già annunciava che SAVE, unico
partecipante, sarebbe stato il nuovo partner della Regione per
gestire l'aeroporto.
A parte i dubbi sulla tempistica della dichiarazione, visto che
la manifestazione di interesse è la prima fase della procedura, è
nelle successive due fasi che si entra nei dettagli delle
caratteristiche dell'offerta, tra cui il piano industriale. Nel
caso l'offerta non corrispondesse alle aspettative, potrebbe non
essere aggiudicata.
Brandolin però rileva che vi è anche un altro aspetto a destare
dubbi: requisito essenziale già per l'ammissione alla procedura è
il possesso di "azioni proprie", il cui acquisto e costituzione
di "azioni proprie in portafoglio" richiede un iter procedurale
lungo e complesso. Cosa che potrebbe aver escluso, di fatto, da
ben principio eventuali altri partecipanti, visto che il bando
dava solo un mese di tempo per presentare l'offerta.
L'Amministrazione regionale ha inoltre scelto di procedere alla
cessione con la permuta di quote del pacchetto azionario, come si
capisce dalla risposta fornita dall'assessore Riccardi in Aula,
rinunciando all'incasso immediato del valore delle quote cedute,
per entrare in SAVE con una quota che potrebbe essere attorno al
3% e un posto nel CdA.
Il consigliere del PD lamenta il fatto che l'assessore Riccardi
abbia scelto di eludere la domanda, invece di rispondere
puntualmente, parlando anche giustamente del tentativo di
individuare un partner strategico per creare un network
aeroportuale sinergico con Ronchi dei Legionari, cosa
condivisibile, ma non abbia spiegato come mai la procedura scelta
ha di fatto escluso potenziali concorrenti visto che nessuno,
tranne SAVE, ha presentato un'offerta. Probabilmente anche perché
era difficile avere in breve tempo i requisiti per partecipare
alla gara. Non resta dunque che attendere cosa propone SAVE con
la fase due.