News


CR: inaugurata mostra Edoardo Devetta, poeta del colore

01.10.2012
14:40
(ACON) Trieste, 1 ott - MPB - Il presidente del Consiglio regionale Maurizio Franz ha inaugurato la mostra di pittura "Devetta, il Poeta del Colore" dedicata all'artista triestino Edoardo Devetta a quasi vent'anni dalla sua morte, avvenuta nel 1993, presenti la figlia Annamaria e il nipote Paolo Cavallini, insieme all'assessore comunale Emiliano Edera.

Una rassegna - ha detto Franz affiancato dai vicepresidenti Annamaria Menosso e Maurizio Salvador e da numerosi consiglieri - che vuole celebrare il grande amore che egli aveva per l'arte, rendendo omaggio al Maestro che per oltre quarant'anni ha fatto della pittura la sua ragione di vita, esprimendo sé stesso proprio attraverso il colore, ma anche creando occasioni di scambio e comunicazione con il mondo artistico italiano e contribuendo ad animare la realtà cittadina dei fermenti culturali che hanno attraversato l'Italia.

Devetta - ha detto la curatrice della mostra Marianna Accerboni - si colloca nella grande linea culturale triestina, reduce della centralità europea della città, e ha saputo cogliere i linguaggi nuovi dell'arte nel dopoguerra. Le sue opere sono il risultato di questa sensibilità e di uno straordinario talento.

Gli spazi espositivi della sede del Consiglio regionale, che periodicamente sono dedicati a protagonisti della scena artistica del Friuli Venezia Giulia, accolgono una settantina di tele di Devetta in un percorso antologico dal 1940, anno dell'esordio, agli anni '80, e alcune opere appartengono al patrimonio artistico della Regione collocate in diverse sedi istituzionali. Nell'insieme raccontano l'evolvere di Devetta dal figurativo all'astratto, ma anche un segmento importante della vivacità artistica del Friuli Venezia Giulia e del suo capoluogo, frutto anche delle relazioni e delle corrispondenze che egli ebbe con molti artisti del panorama artistico nazionale, a lui legati dall'amicizia e dagli ideali della pittura e della ricerca artistica. Grazie anche all'impegno del nipote Paolo Cavallini, questa mostra consente di ripercorre l'avventura umana di un artista autodidatta, che ha incontrato l'arte quasi per caso al tempo del servizio militare e che non l'ha più abbandonata, con il privilegio di poter vivere dipingendo, raggiungendo prestigiosi traguardi, come la partecipazione alla Biennale di Venezia nel 1966 e a numerose Quadriennali di Roma.

La mostra resterà allestita fino al 9 novembre, aperta al pubblico dal lunedì al giovedì, dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 16.30; il venerdì solo al mattino, dalle 9.30 alle 12.30.

(foto; immagini tv)