CR: inaugurata mostra Edoardo Devetta, poeta del colore
(ACON) Trieste, 1 ott - MPB - Il presidente del Consiglio
regionale Maurizio Franz ha inaugurato la mostra di pittura
"Devetta, il Poeta del Colore" dedicata all'artista triestino
Edoardo Devetta a quasi vent'anni dalla sua morte, avvenuta nel
1993, presenti la figlia Annamaria e il nipote Paolo Cavallini,
insieme all'assessore comunale Emiliano Edera.
Una rassegna - ha detto Franz affiancato dai vicepresidenti
Annamaria Menosso e Maurizio Salvador e da numerosi consiglieri -
che vuole celebrare il grande amore che egli aveva per l'arte,
rendendo omaggio al Maestro che per oltre quarant'anni ha fatto
della pittura la sua ragione di vita, esprimendo sé stesso
proprio attraverso il colore, ma anche creando occasioni di
scambio e comunicazione con il mondo artistico italiano e
contribuendo ad animare la realtà cittadina dei fermenti
culturali che hanno attraversato l'Italia.
Devetta - ha detto la curatrice della mostra Marianna Accerboni -
si colloca nella grande linea culturale triestina, reduce della
centralità europea della città, e ha saputo cogliere i linguaggi
nuovi dell'arte nel dopoguerra. Le sue opere sono il risultato di
questa sensibilità e di uno straordinario talento.
Gli spazi espositivi della sede del Consiglio regionale, che
periodicamente sono dedicati a protagonisti della scena artistica
del Friuli Venezia Giulia, accolgono una settantina di tele di
Devetta in un percorso antologico dal 1940, anno dell'esordio,
agli anni '80, e alcune opere appartengono al patrimonio
artistico della Regione collocate in diverse sedi istituzionali.
Nell'insieme raccontano l'evolvere di Devetta dal figurativo
all'astratto, ma anche un segmento importante della vivacità
artistica del Friuli Venezia Giulia e del suo capoluogo, frutto
anche delle relazioni e delle corrispondenze che egli ebbe con
molti artisti del panorama artistico nazionale, a lui legati
dall'amicizia e dagli ideali della pittura e della ricerca
artistica. Grazie anche all'impegno del nipote Paolo Cavallini,
questa mostra consente di ripercorre l'avventura umana di un
artista autodidatta, che ha incontrato l'arte quasi per caso al
tempo del servizio militare e che non l'ha più abbandonata, con
il privilegio di poter vivere dipingendo, raggiungendo
prestigiosi traguardi, come la partecipazione alla Biennale di
Venezia nel 1966 e a numerose Quadriennali di Roma.
La mostra resterà allestita fino al 9 novembre, aperta al
pubblico dal lunedì al giovedì, dalle 9.30 alle 13.00 e dalle
14.30 alle 16.30; il venerdì solo al mattino, dalle 9.30 alle
12.30.
(foto; immagini tv)