SA-SEL: Pustetto ha nuovamente visitato CIE di Gradisca
(ACON) Trieste, 1 ott - COM/AB - Sabato scorso, dopo la solita
trafila di richieste e autorizzazioni, il consigliere regionale
di SA-SEL Stefano Pustetto è nuovamente entrato al CIE di
Gradisca d'Isonzo per verificare, una volta di più, se le notizie
che faticosamente filtrano dall'interno corrispondevano al vero.
"Ho trovato un popolo dolente - fa sapere Pustetto - arrabbiato,
deluso da una nazione che credevano civile e che, invece, si
dimostra ingiusta e vendicativa".
Pustetto ricorda che CIE "è l'acronimo di Centro Identificazione
ed Espulsione, ma la quasi totalità degli internati è stata
identificata da anni e prima di essere espulsi possono essere
trattenuti in quella struttura, che per certi versi è peggiore
del carcere, per 18 mesi".
"Quelli che vengono dal carcere hanno già scontato per intero la
pena e gli altri possono essere lì semplicemente perchè il loro
datore di lavoro (il più delle volte italiano) non li ha messi in
regola o perchè il loro permesso di soggiorno è scaduto. Molti di
loro dormono per terra perchè i materassi, danneggiati
nell'ultima rivolta, sono stati rimpiazzati solo in minima in
parte. A turno accedono a piccoli recinti completamente
circondati dalle sbarre per l'ora d'aria, il campo da calcio è
off-limits dopo che alcuni ospiti sono riusciti a fuggire per
quella via, il cibo monotono è di pessima qualità, non possono
avere telefonini e qui mi fermo, perchè l'elenco sarebbe troppo
lungo e, sopratutto già noto al nostro Governo".
"Purtroppo anche la notizia di una persona, riportato al CIE con
entrambe le gambe ingessate per frattura dei calcagni, è del
tutto vera. Nel momento in cui un cittadino viene privato della
libertà personale è compito dello Stato occuparsi della sua
salute e dovrebbe garantirgli le cure adeguate cosa evidentemente
non possibile al CIE. Questo ospite, bloccato su una sedia a
rotelle, deve invece affidarsi alla benevolenza degli altri
internati e di sicuro non gli viene fornita l'assistenza cui
avrebbe diritto".
"Fa specie - conclude Pustetto - vedere un Esecutivo nazionale in
cui molti ministri si richiamo in modo esplicito ai valori del
Vangelo, che parla di indulto per svuotare le carceri e che,
dimenticandosi dei disperati del CIE, continua ad applicare norme
inique volute dal Governo precedente".