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Pdl: Tononi, le quote rosa non hanno la minima ragion d'essere

01.10.2012
16:33
(ACON) Trieste, 1 ott - COM/AB - "Forse qualcuno non si è ancora fatto una ragione del fatto che i due milioni all'anno attribuiti per le cosiddette quote rosa alle consigliere regionali sono stati una delle molte spese riconducibili al periodo in cui governava Illy e il centrosinistra. Spesa di due milioni all'anno che, per voce della consigliera del PD Menosso, evidentemente lo stesso centrosinistra vuole mantenere, mentre in altre sedi la stessa parte politica parla di tagli, di sforbiciate e di ridimensionamento delle spesa per la politica".

Il commento è del consigliere regionale del Pdl Piero Tononi, che evidenzia come il PD, sul concetto dei tagli ai costi della politica, sia confuso e contraddittorio.

"Proprio nel periodo in cui governò il centrosinistra con Illy - ricorda Tononi - le casse della Regione Friuli Venezia Giulia registrarono un'impennata del rosso di bilancio senza precedenti (4 miliardi), cosa che avrebbe messo in serio pericolo il futuro della qualità dei servizi offerti ai cittadini se non vi fosse stata la meritoria politica di abbattimento del debito voluta dal presidente Tondo".

"Con le quote rosa - conclude Tononi - il PD cerca di mantenere una spesa di due milioni per le consigliere regionali che, in un'ottica di tagli ai costi della politica, non trova la minima ragion d'essere".