Pdl: Tononi, le quote rosa non hanno la minima ragion d'essere
(ACON) Trieste, 1 ott - COM/AB - "Forse qualcuno non si è
ancora fatto una ragione del fatto che i due milioni all'anno
attribuiti per le cosiddette quote rosa alle consigliere
regionali sono stati una delle molte spese riconducibili al
periodo in cui governava Illy e il centrosinistra. Spesa di due
milioni all'anno che, per voce della consigliera del PD Menosso,
evidentemente lo stesso centrosinistra vuole mantenere, mentre in
altre sedi la stessa parte politica parla di tagli, di
sforbiciate e di ridimensionamento delle spesa per la politica".
Il commento è del consigliere regionale del Pdl Piero Tononi, che
evidenzia come il PD, sul concetto dei tagli ai costi della
politica, sia confuso e contraddittorio.
"Proprio nel periodo in cui governò il centrosinistra con Illy -
ricorda Tononi - le casse della Regione Friuli Venezia Giulia
registrarono un'impennata del rosso di bilancio senza precedenti
(4 miliardi), cosa che avrebbe messo in serio pericolo il futuro
della qualità dei servizi offerti ai cittadini se non vi fosse
stata la meritoria politica di abbattimento del debito voluta dal
presidente Tondo".
"Con le quote rosa - conclude Tononi - il PD cerca di mantenere
una spesa di due milioni per le consigliere regionali che, in
un'ottica di tagli ai costi della politica, non trova la minima
ragion d'essere".