Idv: Corazza, legge energia calpesta sicurezza cittadini
(ACON) Trieste, 1 ott - COM/MPB - "L'Italia dei Valori ha
votato contro la legge su energia e carburanti approvata oggi in
Consiglio regionale. Si tratta di un provvedimento - spiega il
capogruppo Idv Alessandro Corazza - che tutela le lobby
economiche e che va a discapito della sicurezza, dell'ambiente e
della salute dei cittadini. Ci siamo opposti fermamente alle
posizioni deleterie della maggioranza Tondo che, su temi
importanti come gli elettrodotti, le centrali a biomasse e a
biogas, le funzioni delle Province in materia di energia e sui
rigassificatori, continua a fare scelte sbagliate e dannose.
"Basta guardare il caso dei rigassificatori che abbiamo
denunciato in Aula - sottolinea Corazza. La maggioranza Tondo ha
eliminato dal testo il passaggio che prevedeva che fosse proprio
la Regione a dare l'autorizzazione alla realizzazione
dell'impianto, scaricando sul Governo nazionale la patata
bollente e abdicando al proprio ruolo di tutela del nostro
territorio e della sicurezza dei cittadini.
"La maggioranza ha giustificato questa decisione sulla base di un
recente parere del Consiglio di Stato, organo però non immune da
influenze di carattere politico. Bisognava invece avere il
coraggio di decidere qui in Regione se i rigassificatori
andassero realizzati sul nostro territorio. In caso di
impugnazione da parte del Governo nazionale, a quel punto sarebbe
stata la Corte costituzionale a valutare sulla eventuale
incostituzionalità. Questa Regione - che ha raggiunto il record
di leggi impugnate dal Governo per incostituzionalità - una volta
che poteva essere dalla parte della ragione, ha preferito invece
lavarsene le mani.
"L'Italia dei Valori ha palesato la sua contrarietà anche sulla
questione delle funzioni in materia di energia che oggi sono
affidate alle Province. Nonostante i continui proclami
trasversali di tutte le forze politiche presenti in Regione
sull'esigenza di superare le Province, al momento della verità -
ricorda il capogruppo Idv - nessuno ha votato a favore della
nostra proposta che puntava a togliere alle Province le deleghe
in materia di energia per poi affidarle alla Regione o ad
associazioni di Comuni. In questo modo si poteva far partire quel
percorso virtuoso di svuotamento delle funzioni delle Province,
unico vero preludio a una riforma costituzionale capace di
portare alla concreta soppressione dell'ente. Anche questa volta,
purtroppo, l'Idv è rimasto solo nel portare avanti questa
battaglia.
"La legge approvata non dà inoltre risposte certe al problema
degli impianti a biomassa e a biogas che stanno sorgendo come
funghi in tutto il Friuli Venezia Giulia. La realizzazione di
questi impianti risponde più a logiche di speculazione
finanziaria che non di sostenibilità economica e ambientale -
attacca Corazza. A volte, quando hanno finito di prosciugare gli
incentivi statali, questi impianti non sono in grado di stare sul
mercato e molto spesso non hanno né un bilancio economico né uno
energetico positivo, tanto che in alcuni casi l'energia richiesta
per la produzione è maggiore di quella che viene effettivamente
prodotta. Una cosa tanto illogica quanto dannosa.
"Questi impianti aiuterebbero a raggiungere l'obiettivo europeo
del 17 % di energia prodotta da fonti rinnovabili, ma le
emissioni prodotte dagli stessi finirebbero per aumentare la
produzione di CO2 nell'atmosfera, cozzando contro lo stesso
Pacchetto clima energia 202020 voluto con forza dall'Unione
europea. La vera energia alternativa pulita - aggiunge il
consigliere - è quella che viene dal solare, dall'idroelettrico e
dall'eolico. Sono queste le energie che andrebbero incentivate
perché non producono inquinanti e gas nocivi per l'atmosfera".
"Infine - per Corazza - questa legge toglie la parola, il potere
di critica ai cittadini. Il provvedimento prevede, infatti, che i
piccoli Comuni non possano più esprimersi sulla costruzione di
elettrodotti sul loro territorio. Oltre a trattarsi di
un'imposizione antidemocratica, è una decisione presa senza
conoscere l'effettivo fabbisogno di energia del Friuli Venezia
Giulia, visto che il piano energetico regionale è vecchio di più
di 5 anni. Ennesima dimostrazione - conclude il capogruppo Idv -
di una maggioranza Tondo che non sa quello che fa".