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Idv: Corazza, legge energia calpesta sicurezza cittadini

01.10.2012
17:48
(ACON) Trieste, 1 ott - COM/MPB - "L'Italia dei Valori ha votato contro la legge su energia e carburanti approvata oggi in Consiglio regionale. Si tratta di un provvedimento - spiega il capogruppo Idv Alessandro Corazza - che tutela le lobby economiche e che va a discapito della sicurezza, dell'ambiente e della salute dei cittadini. Ci siamo opposti fermamente alle posizioni deleterie della maggioranza Tondo che, su temi importanti come gli elettrodotti, le centrali a biomasse e a biogas, le funzioni delle Province in materia di energia e sui rigassificatori, continua a fare scelte sbagliate e dannose.

"Basta guardare il caso dei rigassificatori che abbiamo denunciato in Aula - sottolinea Corazza. La maggioranza Tondo ha eliminato dal testo il passaggio che prevedeva che fosse proprio la Regione a dare l'autorizzazione alla realizzazione dell'impianto, scaricando sul Governo nazionale la patata bollente e abdicando al proprio ruolo di tutela del nostro territorio e della sicurezza dei cittadini.

"La maggioranza ha giustificato questa decisione sulla base di un recente parere del Consiglio di Stato, organo però non immune da influenze di carattere politico. Bisognava invece avere il coraggio di decidere qui in Regione se i rigassificatori andassero realizzati sul nostro territorio. In caso di impugnazione da parte del Governo nazionale, a quel punto sarebbe stata la Corte costituzionale a valutare sulla eventuale incostituzionalità. Questa Regione - che ha raggiunto il record di leggi impugnate dal Governo per incostituzionalità - una volta che poteva essere dalla parte della ragione, ha preferito invece lavarsene le mani.

"L'Italia dei Valori ha palesato la sua contrarietà anche sulla questione delle funzioni in materia di energia che oggi sono affidate alle Province. Nonostante i continui proclami trasversali di tutte le forze politiche presenti in Regione sull'esigenza di superare le Province, al momento della verità - ricorda il capogruppo Idv - nessuno ha votato a favore della nostra proposta che puntava a togliere alle Province le deleghe in materia di energia per poi affidarle alla Regione o ad associazioni di Comuni. In questo modo si poteva far partire quel percorso virtuoso di svuotamento delle funzioni delle Province, unico vero preludio a una riforma costituzionale capace di portare alla concreta soppressione dell'ente. Anche questa volta, purtroppo, l'Idv è rimasto solo nel portare avanti questa battaglia.

"La legge approvata non dà inoltre risposte certe al problema degli impianti a biomassa e a biogas che stanno sorgendo come funghi in tutto il Friuli Venezia Giulia. La realizzazione di questi impianti risponde più a logiche di speculazione finanziaria che non di sostenibilità economica e ambientale - attacca Corazza. A volte, quando hanno finito di prosciugare gli incentivi statali, questi impianti non sono in grado di stare sul mercato e molto spesso non hanno né un bilancio economico né uno energetico positivo, tanto che in alcuni casi l'energia richiesta per la produzione è maggiore di quella che viene effettivamente prodotta. Una cosa tanto illogica quanto dannosa.

"Questi impianti aiuterebbero a raggiungere l'obiettivo europeo del 17 % di energia prodotta da fonti rinnovabili, ma le emissioni prodotte dagli stessi finirebbero per aumentare la produzione di CO2 nell'atmosfera, cozzando contro lo stesso Pacchetto clima energia 202020 voluto con forza dall'Unione europea. La vera energia alternativa pulita - aggiunge il consigliere - è quella che viene dal solare, dall'idroelettrico e dall'eolico. Sono queste le energie che andrebbero incentivate perché non producono inquinanti e gas nocivi per l'atmosfera".

"Infine - per Corazza - questa legge toglie la parola, il potere di critica ai cittadini. Il provvedimento prevede, infatti, che i piccoli Comuni non possano più esprimersi sulla costruzione di elettrodotti sul loro territorio. Oltre a trattarsi di un'imposizione antidemocratica, è una decisione presa senza conoscere l'effettivo fabbisogno di energia del Friuli Venezia Giulia, visto che il piano energetico regionale è vecchio di più di 5 anni. Ennesima dimostrazione - conclude il capogruppo Idv - di una maggioranza Tondo che non sa quello che fa".