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PD: Iacop, in legge energia manca una programmazione integrata

03.10.2012
12:59
(ACON) Trieste, 3 ott - COM/AB -Il Consigliere regionale del PD Franco Iacop interviene in merito all'approvazione della legge su energia e distribuzione dei carburanti sostenendo che "siamo di fronte a un'altra occasione persa da parte della maggioranza di centrodestra guidata da Tondo, che manca di dedicarsi alla stesura definitiva del Piano energetico regionale (PER), ovvero di uno strumento strategico di indirizzo generale e pianificatorio sul tema dell'energia e dello sviluppo sostenibile".

"Per stessa ammissione del relatore di maggioranza, il consigliere Colautti, questo testo legislativo ha la semplice ambizione di essere un provvedimento procedurale, rimandando le scelte a un prossimo piano energetico regionale, prassi che ormai ricalca un comportamento consolidato della maggioranza regionale; quindi nessuna linea guida su energie rinnovabili, limitazione delle emissioni, efficientamento energetico, bilancio energetico regionale, pianificazione delle infrastrutture".

"Le sfide sul tema dell'energia - afferma Iacop - andrebbero individuate e programmate proprio ora, per dar seguito alle direttive della programmazione europea (EU 2020) che vanno definite nei contenuti strategici entro la primavera 2013, sottolineando l'obbligatorietà del raggiungimento minimo del 30% degli investimenti riguardo le fonti rinnovabili e l'efficienza energetica".

Iacop e il gruppo PD avevano proposto in Aula una serie di emendamenti migliorativi, cui la maggioranza ha condiviso solo in parte: - accettato il "car sharing" con la realizzazione di strutture di servizio completo con noleggio e ricarica automezzi a trazione elettrica, soprattutto nelle aree urbane con alta concentrazione di smog e polveri sottili e sottoposte a limitazione del traffico; - respinta la previsione di regolazione della produzione di energia dalle biomasse evitando soprattutto l'utilizzo di vegetali cerealicoli provenienti dalle aree intensamente coltivate e vocate alla produzione food, specie nella Bassa e nel Medio Friuli, che hanno pure usufruito di importanti investimenti pubblici per l'infrastrutturazione irrigua.

"Si è persa un'occasione importante per dar corso a una nuova programmazione integrata energia/territorio/ambiente/ agricoltura/industria sostenibile - afferma il consigliere regionale PD - che avrebbe dovuto coordinarsi con la progettualità e le disponibilità finanziarie 2014-2020 dei bandi comunitari POR-FESR, il Piano di sviluppo rurale (PSR) e l'impiego di risorse proprie della Regione".