PD: Iacop, in legge energia manca una programmazione integrata
(ACON) Trieste, 3 ott - COM/AB -Il Consigliere regionale del PD
Franco Iacop interviene in merito all'approvazione della legge su
energia e distribuzione dei carburanti sostenendo che "siamo di
fronte a un'altra occasione persa da parte della maggioranza di
centrodestra guidata da Tondo, che manca di dedicarsi alla
stesura definitiva del Piano energetico regionale (PER), ovvero
di uno strumento strategico di indirizzo generale e
pianificatorio sul tema dell'energia e dello sviluppo
sostenibile".
"Per stessa ammissione del relatore di maggioranza, il
consigliere Colautti, questo testo legislativo ha la semplice
ambizione di essere un provvedimento procedurale, rimandando le
scelte a un prossimo piano energetico regionale, prassi che ormai
ricalca un comportamento consolidato della maggioranza regionale;
quindi nessuna linea guida su energie rinnovabili, limitazione
delle emissioni, efficientamento energetico, bilancio energetico
regionale, pianificazione delle infrastrutture".
"Le sfide sul tema dell'energia - afferma Iacop - andrebbero
individuate e programmate proprio ora, per dar seguito alle
direttive della programmazione europea (EU 2020) che vanno
definite nei contenuti strategici entro la primavera 2013,
sottolineando l'obbligatorietà del raggiungimento minimo del 30%
degli investimenti riguardo le fonti rinnovabili e l'efficienza
energetica".
Iacop e il gruppo PD avevano proposto in Aula una serie di
emendamenti migliorativi, cui la maggioranza ha condiviso solo in
parte:
- accettato il "car sharing" con la realizzazione di strutture di
servizio completo con noleggio e ricarica automezzi a trazione
elettrica, soprattutto nelle aree urbane con alta concentrazione
di smog e polveri sottili e sottoposte a limitazione del traffico;
- respinta la previsione di regolazione della produzione di
energia dalle biomasse evitando soprattutto l'utilizzo di
vegetali cerealicoli provenienti dalle aree intensamente
coltivate e vocate alla produzione food, specie nella Bassa e nel
Medio Friuli, che hanno pure usufruito di importanti investimenti
pubblici per l'infrastrutturazione irrigua.
"Si è persa un'occasione importante per dar corso a una nuova
programmazione integrata energia/territorio/ambiente/
agricoltura/industria sostenibile - afferma il consigliere
regionale PD - che avrebbe dovuto coordinarsi con la
progettualità e le disponibilità finanziarie 2014-2020 dei bandi
comunitari POR-FESR, il Piano di sviluppo rurale (PSR) e
l'impiego di risorse proprie della Regione".