Pdl: aree confine FVG escluse da progetti zone franche urbane
(ACON) Trieste, 5 ott - COM/AB - "Le aree di confine del Friuli
Venezia Giulia sono state escluse dai progetti di zone franche
urbane. Un'azione che può avere effetti economici drammatici sul
territorio".
A lanciare l'allarme i consiglieri regionali del Pdl Franco
Baritussio, Roberto Marin e Roberto Novelli, che hanno presentato
un'interrogazione urgente all'assessore alle Finanze Sandra
Savino.
"Nel Decreto sviluppo appena varato dal Governo Monti - rilevano
Baritussio, Marin e Novelli - ritornano a essere previste le zone
franche urbane, all'interno delle quali le piccole imprese delle
aree a rischio potranno usufruire di esenzioni dal pagamento
delle imposte sui redditi, Irap, imposta sugli immobili e
contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente, con sgravi
che dovrebbero ammontare a un massimo di 200.000 euro, secondo la
disciplina del de minimis".
"Fra le aree da considerare a rischio risultano esservi 22 città,
fra le quali le più a Nord sono le sole Massa-Carrara (Toscana) e
Ventimiglia (Liguria). Città quest'ultima che presenta le stesse
caratteristiche di delle aree di confine, come ad esempio
Tarvisio, Cividale del Friuli, Gorizia, Trieste, della nostra
regione, che si sono viste pesantemente penalizzate dalla caduta
dei confini e dall'allargamento a Est dell'Unione europea".
"Nei mesi scorsi - proseguono i consiglieri regionali del Pdl -
per mezzo dell'assessore alle Finanze, la nostra Regione ha
avviato un percorso con i Comuni della fascia confinaria del FVG
finalizzato, sulla scorta di proposte di legge esistenti, proprio
alla creazione di zone franche urbane, in considerazione dei
drammatici effetti economici conseguenti all'allargamento
dell'area Schengen".
"Vista la grave situazione in cui a tutt'oggi versano le zone di
confine del FVG - concludono Baritussio, Marin e Novelli -
chiediamo all'assessore Savino quali azioni urgenti intenda
intraprendere per non vederle escluse da progetti di zone franche
urbane".