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Pdl: Novelli chiede utilizzo finanziamenti minoranza slovena

08.10.2012
10:30
(ACON) Trieste, 8 ott - COM/AB - "Come vengono utilizzati i finanziamenti che ogni anno riceve la minoranza slovena ai sensi della legge 38/2001? Il territorio ne trae reali benefici?"

A porre i quesiti il consigliere regionale del Pdl Roberto Novelli, che ha presentato un'interpellanza alla Giunta.

"In un momento di grave crisi economica - rileva Novelli - che non ha investito soltanto l'Italia, bensì l'intera Europa e in cui, a seguito dell'approvazione del decreto sulla spending review, il Friuli Venezia Giulia sta già facendo i conti con una drastica riduzione delle disponibilità finanziarie e la conseguente emanazione di disposizioni restrittive volte alla razionalizzazione della spesa, è necessario che i sacrifici investano tutti i cittadini del territorio nella maniera più equa possibile".

"La minoranza slovena, ai sensi della legge nazionale 38/2001 e di ulteriori norme di settore, sembra goda di finanziamenti pubblici da parte dello Stato italiano per complessivi 17 milioni di euro, di cui 2,5 milioni sarebbero i contributi destinati all'editoria e 4,5 milioni alle trasmissioni RAI in lingua slovena".

"Una cifra ingente - prosegue l'esponente del Pdl - se consideriamo che la Comunità slovena in Friuli Venezia Giulia dovrebbe essere composta da circa 50.000 persone. Dico parrebbe, in quanto a tutt'oggi non esistono, nonostante le ripetute sollecitazioni del Consiglio d'Europa in merito alla necessaria verifica della reale consistenza della minoranza in Italia, numeri certi. Un importo, peraltro, che si avvicina a quello della manovra sulle tasse ambientali della vicina Repubblica di Slovenia".

"Chiedo quindi alla Giunta qual è precisamente il totale annuo dei contributi riservati alla Comunità slovena per singole linee di finanziamento, l'eventuale ammontare dei finanziamenti provenienti dalla Slovenia con le loro destinazioni, nonché le iniziative che si intendono intraprendere per garantire un uso razionale, non riservato e non distorto, delle risorse destinate alla stessa, in particolare incentivando gli investimenti nel settore dello sviluppo socio-economico del territorio, come già previsto dalla vigente legislazione per non violare, nell'ambito del diritto d'impresa e del commercio, le norme sulla concorrenza".

"Visto che il fine ultimo di tutti è quello di creare sviluppo in un'area che sta attraversando una grande crisi, qual è quella delle Valli del Natisone - conclude Novelli - invito tutti i beneficiari dei fondi della legge 38/2001 a partecipare a un tavolo insieme ai sindaci e agli altri enti locali per individuare precisamente quali e quante sono le risorse che il territorio ha effettivamente a disposizione, tenendo conto che quelle della minoranza slovena sono certe e garantite, e di creare insieme le sinergie necessarie. Il tutto alla luce del fatto che i finanziamenti della legge 38/2001 dovrebbero riguardare l'intera area dei Comuni individuati come bilingui dalla stessa norma, altrimenti più che di tutela, dovremmo parlare di aiuti di Stato".