Pdl: Novelli chiede utilizzo finanziamenti minoranza slovena
(ACON) Trieste, 8 ott - COM/AB - "Come vengono utilizzati i
finanziamenti che ogni anno riceve la minoranza slovena ai sensi
della legge 38/2001? Il territorio ne trae reali benefici?"
A porre i quesiti il consigliere regionale del Pdl Roberto
Novelli, che ha presentato un'interpellanza alla Giunta.
"In un momento di grave crisi economica - rileva Novelli - che
non ha investito soltanto l'Italia, bensì l'intera Europa e in
cui, a seguito dell'approvazione del decreto sulla spending
review, il Friuli Venezia Giulia sta già facendo i conti con una
drastica riduzione delle disponibilità finanziarie e la
conseguente emanazione di disposizioni restrittive volte alla
razionalizzazione della spesa, è necessario che i sacrifici
investano tutti i cittadini del territorio nella maniera più equa
possibile".
"La minoranza slovena, ai sensi della legge nazionale 38/2001 e
di ulteriori norme di settore, sembra goda di finanziamenti
pubblici da parte dello Stato italiano per complessivi 17 milioni
di euro, di cui 2,5 milioni sarebbero i contributi destinati
all'editoria e 4,5 milioni alle trasmissioni RAI in lingua
slovena".
"Una cifra ingente - prosegue l'esponente del Pdl - se
consideriamo che la Comunità slovena in Friuli Venezia Giulia
dovrebbe essere composta da circa 50.000 persone. Dico parrebbe,
in quanto a tutt'oggi non esistono, nonostante le ripetute
sollecitazioni del Consiglio d'Europa in merito alla necessaria
verifica della reale consistenza della minoranza in Italia,
numeri certi. Un importo, peraltro, che si avvicina a quello
della manovra sulle tasse ambientali della vicina Repubblica di
Slovenia".
"Chiedo quindi alla Giunta qual è precisamente il totale annuo
dei contributi riservati alla Comunità slovena per singole linee
di finanziamento, l'eventuale ammontare dei finanziamenti
provenienti dalla Slovenia con le loro destinazioni, nonché le
iniziative che si intendono intraprendere per garantire un uso
razionale, non riservato e non distorto, delle risorse destinate
alla stessa, in particolare incentivando gli investimenti nel
settore dello sviluppo socio-economico del territorio, come già
previsto dalla vigente legislazione per non violare, nell'ambito
del diritto d'impresa e del commercio, le norme sulla
concorrenza".
"Visto che il fine ultimo di tutti è quello di creare sviluppo in
un'area che sta attraversando una grande crisi, qual è quella
delle Valli del Natisone - conclude Novelli - invito tutti i
beneficiari dei fondi della legge 38/2001 a partecipare a un
tavolo insieme ai sindaci e agli altri enti locali per
individuare precisamente quali e quante sono le risorse che il
territorio ha effettivamente a disposizione, tenendo conto che
quelle della minoranza slovena sono certe e garantite, e di
creare insieme le sinergie necessarie. Il tutto alla luce del
fatto che i finanziamenti della legge 38/2001 dovrebbero
riguardare l'intera area dei Comuni individuati come bilingui
dalla stessa norma, altrimenti più che di tutela, dovremmo
parlare di aiuti di Stato".