News


VI Comm: De Anna su gestione pratiche contributi cultura

09.10.2012
15:34
(ACON) Trieste, 9 ott - MPB - La situazione della gestione delle pratiche contributive relative alla cultura al centro dell'audizione dell'assessore Elio De Anna, richiesta dai consiglieri della VI Commissione consiliare regionale presieduta da Piero Camber (Pdl) anche per chiarire alcune situazioni di disagio che toccano le associazioni, tra le quali la presenza, sempre più frequente e rilevante ai fini contributivi, di avanzi di bilancio da parte degli organismi culturali beneficiari di contributi per la propria attività.

L'approfondimento di questo e di altri aspetti, fra i quali i controlli della Guardia di Finanza effettuati con estesi accertamenti documentali su rendiconti e interventi mirati, e la programmazione dell'attività e delle risorse finanziarie, sono stati l'occasione per fornire alcuni dati circa il Servizio Beni e Attività culturali. Così De Anna ha ricordato che il budget per le spese correnti nel 2010 era di 35.723.000 euro; 34.711.000 nel 2011 e 37.453.000 quest'anno; negli stessi periodi per le spese di investimento, rispettivamente: 28.610.000 euro, 24.623.000 e 22.211.000 euro. Le pratiche istruite (per la sola parte corrente) 1.124 nel 2010; 1.026 nel 2011 e 1.135 nel 2012: si tratta di domande pervenute in ciascun anno, che comportano apertura di un nuovo procedimento - è stato spiegato - e a esse vanno aggiunte le pratiche sia di parte corrente che di investimento aperte negli anni precedenti e da chiudere. Quanto alle pratiche in materia di investimenti - interventi di conservazione e valorizzazione di beni immobili e mobili, architettura fortificata, archeologia industriale, Prima Guerra mondiale, archivi storici - hanno carattere pluriennale; aperte sono 285 tra beni immobili e archivi, qualche centinaio per le altre tipologie. Le pratiche, poi, sottostanno tutte alle medesime regole sul procedimento amministrativo a prescindere dalla loro dimensione finanziaria o rilevanza culturale.

Quanto al personale non dirigente di ruolo, le 14 unità del 2010 sono oggi 10, di cui 2 part time.

De Anna ha anche tracciato un quadro degli interventi contributivi del 2012, di parte corrente, ricordando che la chiusura delle pratiche dell'anno è subordinata alla approvazione del rendiconto dell'anno precedente. Ma anche sottolineando la grande eterogeneità nelle domande presentate spesso senza seguire criteri omogenei, assolutamente necessari.

La preoccupazione espressa dai consiglieri, in particolare Piero Colussi (Cittadini-Libertà Civica) e Paolo Menis (PD), si è concentrata proprio sull'avanzo di bilancio, sulle anticipazioni dei fondi e i ritardi delle erogazioni, sulla quantità di lavoro che ricade sugli uffici per istruire le pratiche e aiutare le associazioni a svolgere le loro attività con tranquillità sul piano delle responsabilità.

Quanto alla presenza di avanzi di bilancio non giustificati, essa rivelerebbe l'assenza dello stato di necessità, facendo venir meno il presupposto oggettivo per accedere il contributo regionale destinato al funzionamento dell'attività istituzionale, contributo che se già erogato va recuperato. La questione investe alcuni rilevanti soggetti del settore culturale, dal CTA al Verdi di Pordenone al Mittelfest e altri minori, e il problema ha fatto evidenziare l'opportunità di chiarire, anche con una norma, se in determinati casi non possa esserci accantonamento per progetti di anni successivi, già approvati, perchè - ha osservato Menis - chiudere un bilancio con un attivo è in fin di conti segno di virtuosità.

De Anna ha anche spiegato che le modalità di individuazione dei beneficiari e di quantificazione dei contributi sono nettamente diverse rispetto al passato e trovano espressione in una graduatoria a punteggio che abbina valutazioni tecniche quantitative e di qualità, effettuate da un Comitato di valutazione, soggetto terzo.

Il sempre più complesso scenario normativo e organizzativo, una dotazione organica sottodimensionata e il fatto che solo una piccola parte delle pratiche contributive giunge agli uffici nei termini di tempo e complete, mentre per le altre servono interventi integrativi di chiarimento e documentazione supplementare, che non consentono di rispettare una tabella di marcia in linea con le aspettative dell'utenza.

(immagini tv)