UDC: Sasco, sopralluogo Cattinara, strumentale assenza Pdl triestino
(ACON) Trieste, 9 ott - COM/MPB - La scarsa partecipazione dei
consiglieri regionali triestini - 4 presenti su 12, e di quelli
componenti la III Commissione regionale che si occupa di sanità e
salute, per un totale di 5 presenti su complessivi 28 consiglieri
invitati a partecipare all'incontro-sopralluogo di lunedì
pomeriggio all'ospedale triestino di Cattinara - "denota scarsa
serietà e contribuisce a gettare ulteriore discredito sulle
istituzioni pubbliche e sulla credibilità della politica. I
numeri si commentano da soli".
Lo afferma Edoardo Sasco, capogruppo consiliare regionale UDC,
uno dei 5 consiglieri presenti all'incontro programmato da tempo
dall'Ufficio di presidenza della Commissione.
"Le indagini conoscitive sono sempre utili - sottolina Sasco -
perché ci permettono di avere un riscontro diretto di tante
situazioni che è necessario conoscere prima di adottare
provvedimenti che riguardano quell'ospedale in particolare e la
sanità in generale. L'incontro di lunedì, in particolare, è stato
quantomai utile, interessante e concreto per le spiegazioni e i
chiarimenti forniti dai dirigenti sulla situazione in atto, sulle
prospettive e per il riscontro diretto effettuato in loco.
"Ogni differenziazione per motivi strumentali - precisa inoltre
l'esponente politico - è fuori luogo, perché la sanità riguarda
tutti i cittadini e quindi anche tutti i consiglieri regionali,
soprattutto quelli che si occupano della salute dei cittadini e
quelli che operano sul territorio in cui si trovano le strutture
sanitarie oggetto delle visite conoscitive.
"Il sopralluogo è stato deciso dall'Ufficio di presidenza della
III Commissione - chiosa Sasco - e perciò aveva una connotazione
istituzionale, alla quale nessun consigliere dovrebbe sottrarsi.
Convocare in contemporanea conferenze stampa alternative, come
fatto dai consiglieri triestini del Pdl - conclude l'esponente
centrista - appare perciò demagogico e dal sapore squisitamente
elettorale, poco rispettoso verso le istituzioni e
conseguentemente verso i cittadini, che non vivono di polemiche
ma di atti concreti, come quelli che il sopralluogo in questione
intendeva promuovere e verificare dal vivo".