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Franz a Conferenza Assemblee legislative:no tagli competenze FVG

11.10.2012
18:20
(ACON) Trieste, 11 ott - MPB - Il presidente del Consiglio Maurizio Franz ha partecipato, oggi a Bolzano, alla riunione della Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome con all'ordine del giorno le misure per tagliare i costi della politica: un percorso sul quale procedere con speditezza, con l'obiettivo di arrivare per tutte le Regioni a un sistema omogeneo di trattamento economico dei propri consiglieri, e a una drastica riduzione del finanziamento ai Gruppi consiliari per lo svolgimento delle funzioni istituzionali. La Conferenza ha già avviato una ricognizione dei costi delle indennità di carica e funzione e delle diarie, per tutta una serie di figure - dal presidente di Consiglio e di Regione al consigliere - per corrispondere al contenimento della spesa degli organi politici degli enti territoriali e ai nuovi obblighi di trasparenza.

"Una urgenza quella di tagliare i costi della politica - per Franz - tanto più forte proprio per la crisi che stringe famiglie e imprese, e le istituzioni per prime devono impegnarsi a usare oculatamente le risorse, ma le modifiche del Titolo V della Costituzione sulle competenze regionali e i tagli ai trasferimenti di risorse dallo Stato, previsti dal decreto Monti, non c'entrano con i costi della politica.

"Si tratta di un vero e proprio attacco all'autonomia e alla specialità del Friuli Venezia Giulia, una virata centralista senza spazio al dialogo. Con il taglio previsto di 1 ulteriore miliardo di euro per il 2013, autonomia e specialità sono penalizzate compromettendo quel processo di responsabilizzazione nella distribuzione e nell'utilizzo delle risorse sul territorio che da anni dà i suoi frutti.

"Il Friuli Venezia Giulia intende continuare a gestire autonomamente soprattutto sanità, sociale e sostegno alle imprese, ma è chiaro che l'entità dei tagli che ci vengono imposti potrebbero metterci con le spalle al muro. Colpire l'autonomia ai territori con la scusa dei costi della politica potrebbe rivelarsi una pericolosa scorciatoia".