PD:Della Mea, serve piano straordinario per patrimonio boschivo
(ACON) Trieste, 12 ott - COM/MPB - "Nel corso dei convegni
organizzati di recente in Alto Friuli dalla Direzione Regionale
delle foreste e dall'Associazione Consorzi vicinali della
Valcanale sulle prospettive economiche e sociali della montagna è
stato evidenziato il ruolo strategico delle foreste dal punto di
visto economico e sociale e la necessità di assumere delle
iniziative concrete per la valorizzazione dell'intero comparto
del legno.
"Speriamo - è il ha commento del consigliere regionale del PD
Sandro Della Mea - che gli appelli degli autorevoli relatori che
hanno partecipato ai lavori dei convegni abbiano una
considerazione maggiore di quanto ne abbia avuta una mia
interrogazione con la quale già nel maggio del 2011 chiedevo al
presidente Tondo se condividesse l'opportunità di attuare un
Piano strategico per lo sviluppo della filiera della foresta -
legno. Da allora purtroppo in proposito non è stato fatto nulla
di concreto.
"Il bosco nella nostra regione ha una estensione di oltre 300
mila ettari, pari al 41% dell'intero territorio regionale e di
fronte a un incremento annuo legnoso di circa 1 milione di metri
cubi si utilizza però solamente il 20% del suo potenziale.
"Ci vorrebbe quindi un vero e proprio piano straordinario per la
valorizzazione delle foreste visto che vi è un rinnovato
interesse per il legno, sia come legna da ardere, sia come
materiale da costruzione. Con il potenziale legnoso annuo
disponibile si possono riscaldare circa 18 mila piccoli edifici e
si pensi alla diffusione delle case clima, per la gran parte di
legno.
"La valorizzazione del bosco non produrrebbe solo dei vantaggi
economici ma avrebbe anche delle significative ricadute per
quanto riguarda l'ambiente e il sociale.
"Infatti, il legno è una fonte pulita che può degnamente
sostituire gasolio e metano, in specie nei territori rurali. Il
comparto inoltre potrebbe offrire concrete opportunità
occupazionali, permettendo di aumentare considerevolmente il
numero degli addetti e di ricollocare molti di coloro rimasti
attualmente senza lavoro soprattutto in edilizia.
"Non c'è alcun dubbio - è la conclusione di Della Mea - che un
Piano strategico per lo sviluppo della filiera foresta-legno
qualificherebbe la nostra regione da un punto di vista ecologico,
economico e sociale e permetterebbe il rilancio dell'economia
montana.
"Non resta che sperare che chi ha orecchi per intendere faccia
finalmente qualcosa di concreto per dare un futuro alla montagna".