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PD:Della Mea, serve piano straordinario per patrimonio boschivo

12.10.2012
11:20
(ACON) Trieste, 12 ott - COM/MPB - "Nel corso dei convegni organizzati di recente in Alto Friuli dalla Direzione Regionale delle foreste e dall'Associazione Consorzi vicinali della Valcanale sulle prospettive economiche e sociali della montagna è stato evidenziato il ruolo strategico delle foreste dal punto di visto economico e sociale e la necessità di assumere delle iniziative concrete per la valorizzazione dell'intero comparto del legno.

"Speriamo - è il ha commento del consigliere regionale del PD Sandro Della Mea - che gli appelli degli autorevoli relatori che hanno partecipato ai lavori dei convegni abbiano una considerazione maggiore di quanto ne abbia avuta una mia interrogazione con la quale già nel maggio del 2011 chiedevo al presidente Tondo se condividesse l'opportunità di attuare un Piano strategico per lo sviluppo della filiera della foresta - legno. Da allora purtroppo in proposito non è stato fatto nulla di concreto.

"Il bosco nella nostra regione ha una estensione di oltre 300 mila ettari, pari al 41% dell'intero territorio regionale e di fronte a un incremento annuo legnoso di circa 1 milione di metri cubi si utilizza però solamente il 20% del suo potenziale.

"Ci vorrebbe quindi un vero e proprio piano straordinario per la valorizzazione delle foreste visto che vi è un rinnovato interesse per il legno, sia come legna da ardere, sia come materiale da costruzione. Con il potenziale legnoso annuo disponibile si possono riscaldare circa 18 mila piccoli edifici e si pensi alla diffusione delle case clima, per la gran parte di legno.

"La valorizzazione del bosco non produrrebbe solo dei vantaggi economici ma avrebbe anche delle significative ricadute per quanto riguarda l'ambiente e il sociale.

"Infatti, il legno è una fonte pulita che può degnamente sostituire gasolio e metano, in specie nei territori rurali. Il comparto inoltre potrebbe offrire concrete opportunità occupazionali, permettendo di aumentare considerevolmente il numero degli addetti e di ricollocare molti di coloro rimasti attualmente senza lavoro soprattutto in edilizia.

"Non c'è alcun dubbio - è la conclusione di Della Mea - che un Piano strategico per lo sviluppo della filiera foresta-legno qualificherebbe la nostra regione da un punto di vista ecologico, economico e sociale e permetterebbe il rilancio dell'economia montana.

"Non resta che sperare che chi ha orecchi per intendere faccia finalmente qualcosa di concreto per dare un futuro alla montagna".