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MINORANZE: PRES. FRANZ ALLA CONFERENZA REGIONALE TUTELA SLOVENI

13.10.2012
15:25
Gorizia - 13 ott - Alla 1a Conferenza regionale sulla tutela della minoranza linguistica slovena, alla quale partecipano circa 300 rappresentanti della comunità presente lungo la fascia confinaria, che è in corso di svolgimento nell'Auditorium della Cultura Friulana a Gorizia, ha dato il benvenuto il presidente del Consiglio regionale, Maurizio Franz.

Questa Conferenza - ha esordito il presidente - va ben al di là del fatto che sia espressamente prevista da una norma di legge, perché ci darà la possibilità di verificare lo stato di attuazione della legge regionale e anche di confrontarci sui diritti delle minoranze (oltre allo sloveno vi sono il friulano e il tedesco) la cui presenza sul nostro territorio costituisce una delle ragioni fondanti dell'autonomia e della specialità.

Il primo spunto di riflessione che Franz ha richiamato concerne quello che è stato ed è tuttora l'impegno, soprattutto da parte delle istituzioni regionali, affinché i vari livelli di salvaguardia e valorizzazione della lingua slovena vengano mantenuti, e se possibile accresciuti.

Il presidente ha poi ricordato l'attenzione riservata nell'ambito della legge regionale 26/2007 anche al resiano e alle varianti linguistiche delle Valli del Natisone, del Torre e della Val Canale. Questa Conferenza, come previsto dalla normativa, ha il preciso compito di verificare lo stato di attuazione dei provvedimenti a favore anche di queste peculiari parlate.

Franz ha quindi avuto parole di apprezzamento per il ruolo e l'importanza dell'associazionismo sloveno. Per conoscenza personale e per l'esperienza maturata in questi anni nelle istituzioni - ha detto - non posso che evidenziare come il variegato mondo dell'associazionismo sloveno sia stato l'anima della salvaguardia e della valorizzazione della lingua slovena in Friuli Venezia Giulia in tutti i campi dove esso ha prestato e presta la sua opera, siano essi di carattere culturale, sportivo ricreativo o scientifico/educativo, grazie alla capillare presenza nei territori dove la minoranza è radicata.

Peraltro, sappiamo bene come l'azione sul territorio da parte delle associazioni slovene risenta, soprattutto in questi momenti, di una certa carenza di risorse finanziarie per far fronte alle diverse attività, ma questo è, purtroppo, un inevitabile riflesso della crisi che stiamo attraversando. La certezza dei tempi e dell'entità dei finanziamenti, anche su base pluriennale, è una richiesta condivisibile - ha concluso Franz - a cui però va data attuazione attraverso una attenta revisione della normativa del settore, che deve valutare con cura le iniziative proposte in relazione alla loro efficacia per la valorizzazione della lingua slovena e che, al contempo, deve tener conto delle risorse che si possono mettere a disposizione nel tempo per questa finalità.

I tempi sono un po' stretti per approvare una normativa che vada nella direzione richiesta, dal momento che ci stiamo avviando al termine della legislatura regionale. Ma le determinazioni di questa Conferenza potranno essere un'ottima base di partenza per far sì che i diritti della minoranza slovena che vive in Friuli Venezia Giulia siano tali fino in fondo e che si possano porre in essere azioni sinergiche affinché lo sloveno, così come le altre lingue minoritarie parlate in Regione, venga adeguatamente valorizzato e tutelato.

ARC/Com

(foto, immagini tv)

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