MINORANZE: PRES. FRANZ ALLA CONFERENZA REGIONALE TUTELA SLOVENI
Gorizia - 13 ott - Alla 1a Conferenza regionale sulla tutela
della minoranza linguistica slovena, alla quale partecipano circa
300 rappresentanti della comunità presente lungo la fascia
confinaria, che è in corso di svolgimento nell'Auditorium della
Cultura Friulana a Gorizia, ha dato il benvenuto il presidente
del Consiglio regionale, Maurizio Franz.
Questa Conferenza - ha esordito il presidente - va ben al di là
del fatto che sia espressamente prevista da una norma di legge,
perché ci darà la possibilità di verificare lo stato di
attuazione della legge regionale e anche di confrontarci sui
diritti delle minoranze (oltre allo sloveno vi sono il friulano e
il tedesco) la cui presenza sul nostro territorio costituisce una
delle ragioni fondanti dell'autonomia e della specialità.
Il primo spunto di riflessione che Franz ha richiamato concerne
quello che è stato ed è tuttora l'impegno, soprattutto da parte
delle istituzioni regionali, affinché i vari livelli di
salvaguardia e valorizzazione della lingua slovena vengano
mantenuti, e se possibile accresciuti.
Il presidente ha poi ricordato l'attenzione riservata nell'ambito
della legge regionale 26/2007 anche al resiano e alle varianti
linguistiche delle Valli del Natisone, del Torre e della Val
Canale. Questa Conferenza, come previsto dalla normativa, ha il
preciso compito di verificare lo stato di attuazione dei
provvedimenti a favore anche di queste peculiari parlate.
Franz ha quindi avuto parole di apprezzamento per il ruolo e
l'importanza dell'associazionismo sloveno. Per conoscenza
personale e per l'esperienza maturata in questi anni nelle
istituzioni - ha detto - non posso che evidenziare come il
variegato mondo dell'associazionismo sloveno sia stato l'anima
della salvaguardia e della valorizzazione della lingua slovena in
Friuli Venezia Giulia in tutti i campi dove esso ha prestato e
presta la sua opera, siano essi di carattere culturale, sportivo
ricreativo o scientifico/educativo, grazie alla capillare
presenza nei territori dove la minoranza è radicata.
Peraltro, sappiamo bene come l'azione sul territorio da parte
delle associazioni slovene risenta, soprattutto in questi
momenti, di una certa carenza di risorse finanziarie per far
fronte alle diverse attività, ma questo è, purtroppo, un
inevitabile riflesso della crisi che stiamo attraversando. La
certezza dei tempi e dell'entità dei finanziamenti, anche su base
pluriennale, è una richiesta condivisibile - ha concluso Franz -
a cui però va data attuazione attraverso una attenta revisione
della normativa del settore, che deve valutare con cura le
iniziative proposte in relazione alla loro efficacia per la
valorizzazione della lingua slovena e che, al contempo, deve
tener conto delle risorse che si possono mettere a disposizione
nel tempo per questa finalità.
I tempi sono un po' stretti per approvare una normativa che vada
nella direzione richiesta, dal momento che ci stiamo avviando al
termine della legislatura regionale. Ma le determinazioni di
questa Conferenza potranno essere un'ottima base di partenza per
far sì che i diritti della minoranza slovena che vive in Friuli
Venezia Giulia siano tali fino in fondo e che si possano porre in
essere azioni sinergiche affinché lo sloveno, così come le altre
lingue minoritarie parlate in Regione, venga adeguatamente
valorizzato e tutelato.
ARC/Com
(foto, immagini tv)
(segue)