Pdl:Novelli,animali d'affezione,legge FVG modello per altre regioni
(ACON) Trieste, 15 ott - COM/MPB - Il consigliere regionale
Roberto Novelli ha presentato stamani a Udine, assieme all'on.
Michela Vittoria Brambilla la legge sugli animali d'affezione, di
cui è stato primo firmatario: una legge - è stato auspicato - che
può essere modello per le altre regioni.
"La norma, che il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia
ha approvato il 25 settembre e che viene ora pubblicata nel
Bollettino ufficiale della Regione, - ha spiegato il consigliere
- ha affrontato un problema sentito da decine di migliaia di
amanti degli animali da affezione e tratta non soltanto l'aspetto
della loro tutela, ma anche quello del loro benessere. Un
passaggio che, pur consapevoli dei tanti problemi che affliggono
oggi la nostra società, andava fatto per dare dignità ai nostri
amici a quattro zampe".
"Finalmente una legge moderna, liberale e che si pone l'obiettivo
di garantire il rispetto dei diritti degli animali e di coloro
che con essi convivono; - è stato il giudizio di Brambilla, che
ha aggiunto -: il testo interpreta la nuova coscienza di amore e
rispetto per gli animali ormai consolidato nel nostro paese e
raccoglie le istanze di una larghissima parte di cittadini; è una
legge che le altre Regioni dovrebbero prendere ad esempio".
Sulla spinta della legge 281, che ha più di vent'anni, tutte le
Regioni hanno legiferato, più o meno bene, sugli animali
d'affezione. "Ciò che distingue favorevolmente il testo approvato
in Friuli Venezia Giulia - ha evidenziato - è l'impostazione.
Oltre ad affrontare il tema del benessere animale sotto il
profilo della sanità pubblica, si attribuisce finalmente valore
centrale al rispetto delle caratteristiche fisiologiche ed
etologiche dei nostri piccoli amici e, di conseguenza, si
introducono misure innovative, quali ad esempio il divieto di
lasciare il cane, un animale sociale, da solo "cronicamente",
ponendo fine ai tanti maltrattamenti psicologici perpetrati su
bestiole che vivono di fatto abbandonate in recinti, cortili o
fondi. Si valorizzano la prevenzione sanitaria e il possesso
consapevole, e si tengono lontani gli animali da chi non li ama,
vietando il loro possesso a chi è stato condannato per
maltrattamenti. Infine si riconosce una nuova tutela anche alle
colonie feline".
La legge regionale recepisce in toto anche i contenuti
dell'ordinanza prototipo che l'ex Ministro del Turismo ha redatto
in collaborazione con Anci e proposto ai sindaci italiani per
promuovere la convivenza con gli animali d'affezione. Le
disposizioni sull'accesso ai luoghi pubblici, ai luoghi aperti al
pubblico, ai pubblici esercizi, ai parchi sono aderenti alla
normativa statale, fatto non scontato, ed effettivamente
"liberali". Consentono infatti il libero accesso praticamente
ovunque purché il cane, dove richiesto, sia munito di guinzaglio
o museruola e impongono all'esercente che eventualmente volesse
vietare l'ingresso agli animali di attivarsi e darne
comunicazione al Comune. Insomma, il libero ingresso è la regola
e il divieto diventa l'eccezione. Si rende dunque più semplice la
vita ai tantissimi cittadini che convivono con un animale
domestico e lo considerano un vero e proprio componente della
famiglia. Ordinanze dei sindaci e regolamenti comunali difformi
vengono superati di un balzo. E, con essi, tante inutili
polemiche.