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Pdl:Novelli,animali d'affezione,legge FVG modello per altre regioni

15.10.2012
18:00
(ACON) Trieste, 15 ott - COM/MPB - Il consigliere regionale Roberto Novelli ha presentato stamani a Udine, assieme all'on. Michela Vittoria Brambilla la legge sugli animali d'affezione, di cui è stato primo firmatario: una legge - è stato auspicato - che può essere modello per le altre regioni.

"La norma, che il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia ha approvato il 25 settembre e che viene ora pubblicata nel Bollettino ufficiale della Regione, - ha spiegato il consigliere - ha affrontato un problema sentito da decine di migliaia di amanti degli animali da affezione e tratta non soltanto l'aspetto della loro tutela, ma anche quello del loro benessere. Un passaggio che, pur consapevoli dei tanti problemi che affliggono oggi la nostra società, andava fatto per dare dignità ai nostri amici a quattro zampe".

"Finalmente una legge moderna, liberale e che si pone l'obiettivo di garantire il rispetto dei diritti degli animali e di coloro che con essi convivono; - è stato il giudizio di Brambilla, che ha aggiunto -: il testo interpreta la nuova coscienza di amore e rispetto per gli animali ormai consolidato nel nostro paese e raccoglie le istanze di una larghissima parte di cittadini; è una legge che le altre Regioni dovrebbero prendere ad esempio".

Sulla spinta della legge 281, che ha più di vent'anni, tutte le Regioni hanno legiferato, più o meno bene, sugli animali d'affezione. "Ciò che distingue favorevolmente il testo approvato in Friuli Venezia Giulia - ha evidenziato - è l'impostazione. Oltre ad affrontare il tema del benessere animale sotto il profilo della sanità pubblica, si attribuisce finalmente valore centrale al rispetto delle caratteristiche fisiologiche ed etologiche dei nostri piccoli amici e, di conseguenza, si introducono misure innovative, quali ad esempio il divieto di lasciare il cane, un animale sociale, da solo "cronicamente", ponendo fine ai tanti maltrattamenti psicologici perpetrati su bestiole che vivono di fatto abbandonate in recinti, cortili o fondi. Si valorizzano la prevenzione sanitaria e il possesso consapevole, e si tengono lontani gli animali da chi non li ama, vietando il loro possesso a chi è stato condannato per maltrattamenti. Infine si riconosce una nuova tutela anche alle colonie feline".

La legge regionale recepisce in toto anche i contenuti dell'ordinanza prototipo che l'ex Ministro del Turismo ha redatto in collaborazione con Anci e proposto ai sindaci italiani per promuovere la convivenza con gli animali d'affezione. Le disposizioni sull'accesso ai luoghi pubblici, ai luoghi aperti al pubblico, ai pubblici esercizi, ai parchi sono aderenti alla normativa statale, fatto non scontato, ed effettivamente "liberali". Consentono infatti il libero accesso praticamente ovunque purché il cane, dove richiesto, sia munito di guinzaglio o museruola e impongono all'esercente che eventualmente volesse vietare l'ingresso agli animali di attivarsi e darne comunicazione al Comune. Insomma, il libero ingresso è la regola e il divieto diventa l'eccezione. Si rende dunque più semplice la vita ai tantissimi cittadini che convivono con un animale domestico e lo considerano un vero e proprio componente della famiglia. Ordinanze dei sindaci e regolamenti comunali difformi vengono superati di un balzo. E, con essi, tante inutili polemiche.