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PD: Iacop, ruolo strategico internazionale e specialità

16.10.2012
11:35
(ACON) Trieste, 16 ott - COM/AB - In merito a chi oggi invita ad associare il Friuli Venezia Giulia a una nuova battaglia a difesa della specialità regionale diventando macro-regione transfrontaliera che dialoga con Austria, Slovenia e Croazia, il consigliere regionale del PD Franco Iacop ricorda che questo progetto politico era nato con la Giunta Illy e lui, come assessore alle politiche comunitarie e relazioni internazionali, si era impegnato a renderlo operativo, respingendo così i tentativi di essere annacquati dentro l'area lombardo-veneta,

All'interno della maggioranza di centrodestra - aggiunge Iacop - qualcuno si accorge solo adesso delle incertezze del governatore Tondo nel ritagliare un ruolo strategico a livello internazionale del Friuli Venezia Giulia attraverso un rafforzamento della specialità, mentre per anni si è perseguito solo l'asse diretto con il Governo amico rappresentato da Frattini e Tremonti.

Dopo l'efficace attività svolta fino al 2008 dalla Giunta Illy di preparazione e di costruzione delle forme di collaborazione transfrontaliera propedeutica al consolidamento della coesione e della competitività territoriale - fa presente Iacop - si riprende quel processo che doveva assicurare una efficace politica di collaborazione, indispensabile per il mantenimento del Friuli Venezia Giulia al centro dell'integrazione europea e delle dinamiche internazionali dopo l'allargamento dell'Ue avvenuto nel 2005.

Finalmente anche dal centrodestra - continua Iacop - qualcuno pensa al recupero di una visione strategica di aggancio alla dimensione europea e soprattutto alle opportunità e garanzie per questo tipo di realtà istituzionali, come l'Eureregione (GECT), che vengono offerte dal diritto comunitario.

È indispensabile - conclude Iacop - la ripresa di un'azione concreta che deve stare dentro l'Europa, ovviamente con un accordo più ampio e trasversale, e quindi anche l'abbandono di visioni distorte come le macro-regioni del nord, cui Tondo ha dato adesione in maniera frettolosa, giorni fa, al governatore della Lombardia Roberto Formigoni, che era impegnato a lanciare improbabili scenari di architettura istituzionale e cercare la solidarietà politica dei colleghi governatori del nord per coprire i problemi interni all'Esecutivo lombardo da lui guidato e ora giunto al capolinea.