PD: Iacop, ruolo strategico internazionale e specialità
(ACON) Trieste, 16 ott - COM/AB - In merito a chi oggi invita
ad associare il Friuli Venezia Giulia a una nuova battaglia a
difesa della specialità regionale diventando macro-regione
transfrontaliera che dialoga con Austria, Slovenia e Croazia, il
consigliere regionale del PD Franco Iacop ricorda che questo
progetto politico era nato con la Giunta Illy e lui, come
assessore alle politiche comunitarie e relazioni internazionali,
si era impegnato a renderlo operativo, respingendo così i
tentativi di essere annacquati dentro l'area lombardo-veneta,
All'interno della maggioranza di centrodestra - aggiunge Iacop -
qualcuno si accorge solo adesso delle incertezze del governatore
Tondo nel ritagliare un ruolo strategico a livello internazionale
del Friuli Venezia Giulia attraverso un rafforzamento della
specialità, mentre per anni si è perseguito solo l'asse diretto
con il Governo amico rappresentato da Frattini e Tremonti.
Dopo l'efficace attività svolta fino al 2008 dalla Giunta Illy di
preparazione e di costruzione delle forme di collaborazione
transfrontaliera propedeutica al consolidamento della coesione e
della competitività territoriale - fa presente Iacop - si
riprende quel processo che doveva assicurare una efficace
politica di collaborazione, indispensabile per il mantenimento
del Friuli Venezia Giulia al centro dell'integrazione europea e
delle dinamiche internazionali dopo l'allargamento dell'Ue
avvenuto nel 2005.
Finalmente anche dal centrodestra - continua Iacop - qualcuno
pensa al recupero di una visione strategica di aggancio alla
dimensione europea e soprattutto alle opportunità e garanzie per
questo tipo di realtà istituzionali, come l'Eureregione (GECT),
che vengono offerte dal diritto comunitario.
È indispensabile - conclude Iacop - la ripresa di un'azione
concreta che deve stare dentro l'Europa, ovviamente con un
accordo più ampio e trasversale, e quindi anche l'abbandono di
visioni distorte come le macro-regioni del nord, cui Tondo ha
dato adesione in maniera frettolosa, giorni fa, al governatore
della Lombardia Roberto Formigoni, che era impegnato a lanciare
improbabili scenari di architettura istituzionale e cercare la
solidarietà politica dei colleghi governatori del nord per
coprire i problemi interni all'Esecutivo lombardo da lui guidato
e ora giunto al capolinea.