PD: Pupulin, finanziamenti ridotti per distretti mobile e sedia
(ACON) Trieste, 18 ott - COM/AB - Circa un mese fa - evidenzia
il consigliere regionale del PD Paolo Pupulin - avevo chiesto
all'assessore all'economia Seganti a che punto fosse arrivata la
vicenda del finanziamento di 4 milioni di euro da ripartire in
misura uguale tra le imprese del mobile Livenza e quelle della
zona della sedia. Posta finanziaria deliberata ancora in
occasione dell'assestamento del bilancio approvato nel giugno del
2011.
Sono passati quindici mesi e finalmente oggi è stato approvato
dalla Giunta Tondo il regolamento, indispensabile affinché le
risorse possano essere utilizzate per finanziare una serie
importante di progetti messi a punto dai relativi distretti e da
aziende del settore.
Purtroppo, tali risorse saranno ripartire non più tra le sole
aziende del comparto mobiliero, ma finanzieranno progetti di
imprese che operano nei settori in crisi. In sostanza, si compie
un vero e proprio scippo nei confronti delle aziende dell'area
del mobile e della sedia, per le quali la norma fin dall'inizio
era stata pensata e votata, creando molte aspettative che invece
adesso in gran parte andranno deluse.
Inoltre, è evidente che la scelta di ammettere al finanziamento
tutti i settori in crisi delle due province fa emergere da parte
dell'Amministrazione regionale un atteggiamento pilatesco,
lasciando la responsabilità di decidere alle Camere di commercio
su chi ammettere a finanziamento e chi no, per il timore di
incorrere nuovamente negli strali dell'intervento comunitario.
Alla fine, saranno penalizzati i programmi dei distretti del
mobile e della sedia, assieme alle imprese che nel corso di
questi mesi si erano impegnate in un lavoro di predisposizione di
progetti per il rilancio e la competitività delle proprie
aziende, che rischiano in larga parte di rimanere esclusi.
Il regolamento, inoltre, allunga ulteriormente i termini per
poter accedere ai finanziamenti regionali e rischia di far
affluire alle imprese in difficoltà del settore del mobile e
della sedia finanziamenti marginali e probabilmente ininfluenti a
contrastare una situazione di vera e propria emergenza di un
settore industriale tra i più importanti dell'economia regionale.