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PD: Pupulin, finanziamenti ridotti per distretti mobile e sedia

18.10.2012
16:18
(ACON) Trieste, 18 ott - COM/AB - Circa un mese fa - evidenzia il consigliere regionale del PD Paolo Pupulin - avevo chiesto all'assessore all'economia Seganti a che punto fosse arrivata la vicenda del finanziamento di 4 milioni di euro da ripartire in misura uguale tra le imprese del mobile Livenza e quelle della zona della sedia. Posta finanziaria deliberata ancora in occasione dell'assestamento del bilancio approvato nel giugno del 2011.

Sono passati quindici mesi e finalmente oggi è stato approvato dalla Giunta Tondo il regolamento, indispensabile affinché le risorse possano essere utilizzate per finanziare una serie importante di progetti messi a punto dai relativi distretti e da aziende del settore.

Purtroppo, tali risorse saranno ripartire non più tra le sole aziende del comparto mobiliero, ma finanzieranno progetti di imprese che operano nei settori in crisi. In sostanza, si compie un vero e proprio scippo nei confronti delle aziende dell'area del mobile e della sedia, per le quali la norma fin dall'inizio era stata pensata e votata, creando molte aspettative che invece adesso in gran parte andranno deluse.

Inoltre, è evidente che la scelta di ammettere al finanziamento tutti i settori in crisi delle due province fa emergere da parte dell'Amministrazione regionale un atteggiamento pilatesco, lasciando la responsabilità di decidere alle Camere di commercio su chi ammettere a finanziamento e chi no, per il timore di incorrere nuovamente negli strali dell'intervento comunitario.

Alla fine, saranno penalizzati i programmi dei distretti del mobile e della sedia, assieme alle imprese che nel corso di questi mesi si erano impegnate in un lavoro di predisposizione di progetti per il rilancio e la competitività delle proprie aziende, che rischiano in larga parte di rimanere esclusi.

Il regolamento, inoltre, allunga ulteriormente i termini per poter accedere ai finanziamenti regionali e rischia di far affluire alle imprese in difficoltà del settore del mobile e della sedia finanziamenti marginali e probabilmente ininfluenti a contrastare una situazione di vera e propria emergenza di un settore industriale tra i più importanti dell'economia regionale.