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PD: Codega, proposta di legge sul volontariato da bocciare

19.10.2012
12:56
(ACON) Trieste, 19 ott - COM/AB - La proposta di legge sul volontariato e le associazioni di promozione sociale, che la prossima settimana sarà all'attenzione del Consiglio regionale, non piace proprio alle associazioni di Trieste. Questo è quanto emerso dall'incontro che si è tenuto a Trieste, promosso dal Gruppo consiliare regionale del Partito Democratico, del quale dà conto il consigliere Franco Codega.

I relatori, oltre allo stesso Codega, Franco Bagnarol presidente del MOVI nazionale, Dario Parisini presidente di Federsolidarietà FVG, Claudio Calandra di Roccolino presidente della Comunità di S. Martino al Campo, hanno pesantemente criticato la proposta di legge così fortemente voluta dal centrodestra.

In primo luogo è inaccettabile l'impianto generale della proposta che, invece di riconoscere la spontaneità e creatività della realtà associativa e far giocare a questa un ruolo prezioso nell'ambito della democrazia partecipativa, si preoccupa di mantenere un controllo e una guida nei confronti dei processi e delle attività delle associazioni. Tutti i comitati e tutte le conferenze ivi previste, nonostante abbiano solo valore consultivo, sono presiedute dall'assessore competente. Coordinamenti tra associazioni e reti di associazioni spontaneamente promosse dalle stesse non sono previste. Gli stessi Tavoli di rete sono promossi dalla Regione, non liberamente costituiti.

In secondo luogo con la proposta di legge si introducono, oltre alle norme del volontariato e delle associazioni di promozione sociale, anche quelle del mondo dell'associazionismo generico, che non trovano alcuna motivazione plausibile e, al contrario, creano confusione e complicazioni inutili rendendo più farraginosa e burocratica l'intera materia.

Intanto non si capisce perchè introdurre a livello regionale un elemento, quello dell'associazionismo in genere, che non era contemplato in alcuna delle due leggi nazionali di riferimento, (266/1991 e 383/2000) e nella legge regionale 12/1995. L'introduzione quindi di ulteriori organismi di coordinamento, come il Comitato dell'associazionismo che si sovrappone ai Comitati specifici del volontariato e delle associazioni di promozione sociale, e la Conferenza dell'associazionismo che si rivolge contemporaneamente a tutti i tipi di associazione oltre che al volontariato e alla promozione sociale, non fanno altro che depotenziare il ruolo specifico di queste due tipologie di associazione, per le quali questa legge è nata.

La istituzione e la tenuta di un nuovo Albo delle associazioni generiche, che sono oltre 8.000 nella nostra regione, rappresenta inoltre un appesantimento burocratico del quale non si vede la ragione.

Proprio non ci siamo, conclude Codega. E il dibattito che si è sviluppato non ha fatto che confermare e rinvigorire il giudizio negativo sull'intera proposta di legge.