PD: Codega, proposta di legge sul volontariato da bocciare
(ACON) Trieste, 19 ott - COM/AB - La proposta di legge sul
volontariato e le associazioni di promozione sociale, che la
prossima settimana sarà all'attenzione del Consiglio regionale,
non piace proprio alle associazioni di Trieste. Questo è quanto
emerso dall'incontro che si è tenuto a Trieste, promosso dal
Gruppo consiliare regionale del Partito Democratico, del quale dà
conto il consigliere Franco Codega.
I relatori, oltre allo stesso Codega, Franco Bagnarol presidente
del MOVI nazionale, Dario Parisini presidente di Federsolidarietà
FVG, Claudio Calandra di Roccolino presidente della Comunità di
S. Martino al Campo, hanno pesantemente criticato la proposta di
legge così fortemente voluta dal centrodestra.
In primo luogo è inaccettabile l'impianto generale della proposta
che, invece di riconoscere la spontaneità e creatività della
realtà associativa e far giocare a questa un ruolo prezioso
nell'ambito della democrazia partecipativa, si preoccupa di
mantenere un controllo e una guida nei confronti dei processi e
delle attività delle associazioni. Tutti i comitati e tutte le
conferenze ivi previste, nonostante abbiano solo valore
consultivo, sono presiedute dall'assessore competente.
Coordinamenti tra associazioni e reti di associazioni
spontaneamente promosse dalle stesse non sono previste. Gli
stessi Tavoli di rete sono promossi dalla Regione, non
liberamente costituiti.
In secondo luogo con la proposta di legge si introducono, oltre
alle norme del volontariato e delle associazioni di promozione
sociale, anche quelle del mondo dell'associazionismo generico,
che non trovano alcuna motivazione plausibile e, al contrario,
creano confusione e complicazioni inutili rendendo più
farraginosa e burocratica l'intera materia.
Intanto non si capisce perchè introdurre a livello regionale un
elemento, quello dell'associazionismo in genere, che non era
contemplato in alcuna delle due leggi nazionali di riferimento,
(266/1991 e 383/2000) e nella legge regionale 12/1995.
L'introduzione quindi di ulteriori organismi di coordinamento,
come il Comitato dell'associazionismo che si sovrappone ai
Comitati specifici del volontariato e delle associazioni di
promozione sociale, e la Conferenza dell'associazionismo che si
rivolge contemporaneamente a tutti i tipi di associazione oltre
che al volontariato e alla promozione sociale, non fanno altro
che depotenziare il ruolo specifico di queste due tipologie di
associazione, per le quali questa legge è nata.
La istituzione e la tenuta di un nuovo Albo delle associazioni
generiche, che sono oltre 8.000 nella nostra regione, rappresenta
inoltre un appesantimento burocratico del quale non si vede la
ragione.
Proprio non ci siamo, conclude Codega. E il dibattito che si è
sviluppato non ha fatto che confermare e rinvigorire il giudizio
negativo sull'intera proposta di legge.