Pdl: Camber, legge volontariato valorizza chi aiuta il prossimo
(ACON) Trieste, 20 ott - COM/AB - "Il volontariato non deve
essere una professione controllata da alcuni gruppi; e questa
legge è frutto di un lungo e defatigante lavoro di sintesi fra le
varie proposte presentate e una seria fase di ascolto che ha
visto un centinaio di associazioni partecipare alle audizioni che
abbiamo fatto nei mesi scorsi".
Così il consigliere regionale del Pdl e presidente della VI
Commissione consiliare Piero Camber replica alle critiche mosse
in merito alla proposta di legge su una nuova disciplina organica
del volontariato e della promozione sociale, che sarà discussa
dal Consiglio Regionale il prossimo martedì. Camber è anche primo
firmatario della stessa proposta di legge.
"Nella fase della audizioni - rileva Camber - sono pervenuti
molti suggerimenti e il lavoro di sintesi ha portato a una
sostanziale approvazione dei contenuti di quella che poi è
diventata, con molte correzioni e miglioramenti, la proposta che
ora andrà in Aula. Ci tengo a ribadire che l'assoluta maggioranza
dei pareri espressi, quasi sempre per iscritto, dalle
associazioni consultate è stata in termini decisamente positivi
rispetto alla proposta di legge".
"E' vero che alcuni consiglieri del centrosinistra hanno espresso
vari punti di perplessità, ma il dato finale è che la proposta di
legge è stata approvata a larga maggioranza in Commissione, con
il voto contrario, o l'astensione solo su alcuni punti, mentre su
altri vi è stato l'unanime apprezzamento con il conseguente voto
favorevole".
"Non nascondo - prosegue Camber - che le critiche di talune
associazioni mi lasciano molto perplesso, innanzitutto perché è
chiaro a tutti che i limiti in cui si può muovere la Regione sono
assai ristretti, poiché la competenza su questa materia è dello
Stato. La Regione può solo fare un lavoro di riordino,
valorizzando al massimo ciò che il mondo associativo esprime. E
ricordo che il mondo del no profit è grande, molto più grande di
quanto si vuole riconoscere e affermare; da anni stiamo dicendo
che nella nostra Regione operano sicuramente oltre 8.000
associazioni, tutte meritevoli di attenzione, anche se ci è
chiaro che una cosa sono le Associazioni di volontariato,
un'altra sono le Associazioni di promozione sociale, un'altra
ancora le Associazioni in genere. Tutte hanno il diritto di avere
un patentino doc dalla Regione, e in particolare le prime due un
sostegno economico, anche tramite la grande novità di questa
legge che è il fondo di rotazione".
"Eppure c'è chi vuole a tutti i costi non riconoscere queste
attività. Un esempio: l'associazione dei donatori di sangue, non
essendo iscritta al Registro del volontariato, non merita
considerazione? Come il centro o il circolo culturale e sportivo
di una borgata montana non meritano aiuto, perché non hanno la
protezione di una rete o di un ben noto gruppo? Non parliamo poi
delle associazioni combattentistiche come gli alpini e la loro
sempre meritoria opera, che non dovrebbero neppure essere
nominate. Non scherziamo. Anche per loro si necessita un apposito
registro, che possa un domani consentire di distinguere chi fa
onestamente la sua attività e chi invece vende fumo, troppo
spesso raccogliendo fondi che vanno poi a finire altrove".
"Noi dobbiamo valorizzare e stimare il mondo associativo no
profit - conclude Camber - che fa del bene a prescindere dalle
sigle o dai movimenti più o meno ispirati politicamente. Così
come credo che il problema della rappresentanza del no profit non
stia nella presidenza di un comitato, come sembra apparire da
qualche intervento di questi giorni: altri devono essere i motivi
di vanto. Questa è, quindi, una legge che valorizza e
concretamente aiuta chi si mette a disposizione del suo prossimo".