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Pdl: Camber, legge volontariato valorizza chi aiuta il prossimo

20.10.2012
09:35
(ACON) Trieste, 20 ott - COM/AB - "Il volontariato non deve essere una professione controllata da alcuni gruppi; e questa legge è frutto di un lungo e defatigante lavoro di sintesi fra le varie proposte presentate e una seria fase di ascolto che ha visto un centinaio di associazioni partecipare alle audizioni che abbiamo fatto nei mesi scorsi".

Così il consigliere regionale del Pdl e presidente della VI Commissione consiliare Piero Camber replica alle critiche mosse in merito alla proposta di legge su una nuova disciplina organica del volontariato e della promozione sociale, che sarà discussa dal Consiglio Regionale il prossimo martedì. Camber è anche primo firmatario della stessa proposta di legge.

"Nella fase della audizioni - rileva Camber - sono pervenuti molti suggerimenti e il lavoro di sintesi ha portato a una sostanziale approvazione dei contenuti di quella che poi è diventata, con molte correzioni e miglioramenti, la proposta che ora andrà in Aula. Ci tengo a ribadire che l'assoluta maggioranza dei pareri espressi, quasi sempre per iscritto, dalle associazioni consultate è stata in termini decisamente positivi rispetto alla proposta di legge".

"E' vero che alcuni consiglieri del centrosinistra hanno espresso vari punti di perplessità, ma il dato finale è che la proposta di legge è stata approvata a larga maggioranza in Commissione, con il voto contrario, o l'astensione solo su alcuni punti, mentre su altri vi è stato l'unanime apprezzamento con il conseguente voto favorevole".

"Non nascondo - prosegue Camber - che le critiche di talune associazioni mi lasciano molto perplesso, innanzitutto perché è chiaro a tutti che i limiti in cui si può muovere la Regione sono assai ristretti, poiché la competenza su questa materia è dello Stato. La Regione può solo fare un lavoro di riordino, valorizzando al massimo ciò che il mondo associativo esprime. E ricordo che il mondo del no profit è grande, molto più grande di quanto si vuole riconoscere e affermare; da anni stiamo dicendo che nella nostra Regione operano sicuramente oltre 8.000 associazioni, tutte meritevoli di attenzione, anche se ci è chiaro che una cosa sono le Associazioni di volontariato, un'altra sono le Associazioni di promozione sociale, un'altra ancora le Associazioni in genere. Tutte hanno il diritto di avere un patentino doc dalla Regione, e in particolare le prime due un sostegno economico, anche tramite la grande novità di questa legge che è il fondo di rotazione".

"Eppure c'è chi vuole a tutti i costi non riconoscere queste attività. Un esempio: l'associazione dei donatori di sangue, non essendo iscritta al Registro del volontariato, non merita considerazione? Come il centro o il circolo culturale e sportivo di una borgata montana non meritano aiuto, perché non hanno la protezione di una rete o di un ben noto gruppo? Non parliamo poi delle associazioni combattentistiche come gli alpini e la loro sempre meritoria opera, che non dovrebbero neppure essere nominate. Non scherziamo. Anche per loro si necessita un apposito registro, che possa un domani consentire di distinguere chi fa onestamente la sua attività e chi invece vende fumo, troppo spesso raccogliendo fondi che vanno poi a finire altrove".

"Noi dobbiamo valorizzare e stimare il mondo associativo no profit - conclude Camber - che fa del bene a prescindere dalle sigle o dai movimenti più o meno ispirati politicamente. Così come credo che il problema della rappresentanza del no profit non stia nella presidenza di un comitato, come sembra apparire da qualche intervento di questi giorni: altri devono essere i motivi di vanto. Questa è, quindi, una legge che valorizza e concretamente aiuta chi si mette a disposizione del suo prossimo".